Juventus, quanti investimenti sul calciomercato: ma il bilancio è in pareggio

La Juventus ha vissuto una vera e propria rivoluzione. Una rivoluzione dirigenziale , una rivoluzione filosofica e una rivoluzione tecnica, quest’estate, con un cambio radicale dei giocatori nella rosa bianconera. Cambio di sistema di gioco e cambio di molti titolari. Al di là delle scelte effettuate da Motta in questo avvio di campionato basta leggere quella che noi riteniamo possa essere la formazione tipo: Di Gregorio; Danilo, Gatti, Bremer, Cambiaso; Thuram, Douglas Luiz; Nico Gonzalez, Koopmeiners, Coincecao; Vlahovic. In più aggiungeteci Kalulu e Cabal. Tutto il centrocampo, compresa la linea di trequarti, è stato cambiato. Totalmente. Sono arrivati dei giocatori in grado di potersi prendere il posto da titolare, creando una competitività sempre più alta. È stato dato all’allenatore del materiale tecnico più affine alle sue caratteristiche ed è stato deciso di fare delle scelte anche drastiche, congedando ad esempio buona parte della vecchia guardia. Via innanzi tutto i giocatori che non rientravano più nel nuovo corso, sia per motivi economici che per motivi tecnici: Kean, Chiesa, Alex Sandro, Rugani, Nicolussi Caviglia, De Sciglio, Rabiot, Szczesny. Poi le cessioni dei ragazzi, prodotti del settore giovanile, che hanno portato soldi e plusvalenze: Soulé, Hujsen, Iling, De Winter , Barranechea, Kaio Jorge, Facundo Gonzalez, Frabotta e Aké. Insomma, una rivoluzione, come detto. Una rivoluzione sotto tutti i punti di vista. E in molti si sono chiesti: ma è sostenibile questa rivoluzione? Non c’era stato il mantra della sostenibilità societaria? La Juventus di cartellini ha speso poco più di 200 milioni e ne ha incassati circa 100. Vista così, non soltanto è una lettura superficiale, è anche imprecisa e può portare anche a delle considerazioni sbagliate. Di queste spese, alcune sono posticipati alla prossima stagione . Poi bisogna tenere in considerazione che - rispetto alla passata stagione - la Juventus avrà a disposizione gli introiti della Champions League, peraltro con la formula nuova, che sarà più ricca della precedente. Quindi diciamo che a prescindere questi 50 milioni di differenza non fanno poi così paura. Ma soprattutto bisogna andare a leggere altri numeri per capire bene la portata della rivoluzione bianconera sul mercato. Come dicevamo, la maggior parte delle uscite sono arrivate grazie al sacrificio dei giovani. In alcuni caso anche con qualche rammarico, visto che sarebbero potuti essere dei giocatori con un ruolo da protagonisti anche con la maglia bianconera addosso. L’età media delle cessioni della Juventus è bassa, e come dicevamo sono prodotti del settore giovanile della Juve: Soulé, Huijsen, Iling jr, Barranechea… Sono tutte cessioni che hanno portato una plusvaleza totale rispetto al prezzo di vendita. E questo nei conti economici pesa eccome. Se è quindi vero che le spese per mantenere un settore giovanile importante sono elevate, è altrettanto vero che sono molti anche i benefici. Le cessioni dei 'big' , ad esempio, non hanno generato perdite, e tanto bastava. Se andiamo a sommare il costo sostenuto dalla Juventus per i giocatori che oggi non fanno più parte della rosa bianconera arriviamo a circa 80 milioni di euro all’anno di spesa, fra ammortamento dei cartellini e stipendio al lordo di tutti i giocatori menzionati finora. Chiaramente non è un calcolo preciso al centesimo, ma è certamente vicino alla realtà. All’interno di questi costi, 24 milioni di euro erano destinati per gli ammortamenti dei cartellini, mentre 57 per gli stipendi al lordo. Volete sapere invece quanto costeranno all’anno i nuovi acquisti della Juventus? E si intendono TUTTI gli acquisti? 80 milioni di euro. Peraltro capovolgendo esattamente le proporzioni: 52 milioni di ammortamento cartellini e 28 milioni di ingaggio lordo. Praticamente la Juventus, spendendo gli stessi soldi dello scorso anno, e avendo contemporaneamente fatto delle plusvalenze che avranno effetti benefici sul bilancio , è riuscita a fare questa campagna acquisti. Cambiando profondamente il centrocampo, supportando notevolmente l’attacco. Dando una nuova spinta al progetto bianconero. Una trasformazione completa, in una direzione diversa. Gli obiettivi di mercato sono stati raggiunti tutti . Ora toccherà a Thiago Motta farla rendere nel miglior modo possibile. Ma dopo un mercato del genere non ci si può nascondere. È vero che è l’anno zero, quello in cui si mettono le basi. Ma le basi sono già solide, e nel frattempo la fiducia nei giovani è stata ripagata a suon di prestazioni . I tifosi bianconeri non vedono l’ora che entrino in gioco anche i protagonisti della nuova rivoluzione.