Le pagelle ragionate della quarta giornata di A

Dopo anni di traslochi, Patrick CUTRONE sembra tornato il 20enne che segnava al Milan da predestinato. Contro il Bologna, rappresenta da solo l’attacco del Como: tagli - quello con cui detta il passaggio e fa partire il cross con cui provoca l’autorete di CASALE - poi assalti, contropiedi e tiri in porta . Cutrone 7,5: ben tornato in serie A. Dopo di lui il Milan ha ordinato i gol all’estero. Ma LEAO a quelli preferisce la giocata di prestigio. Ama l’estetica, il divertimento, persino la vanità. E dopo 2 minuti di Milan-Venezia sceglie di avvitarsi per regalare al suo amico Theo quel meraviglioso assist di tacco . PULISIC, sull’altra fascia, è l’alternativa sobria. Sorride e si specchia poco. Concede meno alla platea, ma riempie la partita di cose utili. Come l’angolo da cui arriva il 2-0, le iniziative personali, la trasformazione del rigore e le rincorse. Il 7,5 se lo prende tutto, come quotazione della sua leadership silenziosa. Poi esistono le punte a mezzo servizio: quelle che devono dividersi lo spazio con la concorrenza. Castro nel Bologna rimane in panca a vantaggio del centravanti misterioso. Ma se DALLINGA per 60 minuti non la becca mai, CASTRO concentra tutto nel tempo rimasto e rimette in piedi il Bologna . Dallo 0-2 al 2-2 passando per i suoi piedi. Prima mettendo in rete una palla che gli scende davanti in area. Poi lavorandone un’altra e recapitandola a ILING JUNIOR che si era liberato sulla destra. ITALIANO, voto 5, è in difficoltà. Ma con questi due cambi ha rimesso in piedi una partita che il Bologna meritava di perdere. La JUVE , si è trasformata da rivale anti Inter a una squadra che non prende gol. Nessuno subìto nelle prime quattro partite, Nelle ultime due, però , non ha nemmeno quasi mai tirato in porta. Il più pericoloso è GATTI, voto 6,5, che sugli angoli è sempre pericoloso. VLAHOVIC, 5, va a giornate: a volte travolgente, altre – come contro l’Empoli – nelle quali gioca male il pallone e al massimo lo scaglia addosso al portiere. Che in questo caso si chiama VASQUEZ, 8, che fa muro davanti a Dusan, ma riesce anche ad alzare sopra la traversa una testata di Gatti e soprattutto toglie dalla porta con una manata il primo gesto prezioso di KOOPMEINERS alla Juve; una girata acrobatica che poteva cambiare giudizio e classifica Juve. DOVBYK c'è. Si discute se valga di più il gol con cui si sblocca o il fatto che nelle altre due occasioni abbia scaricato addosso a GOLLINI , modello-orsetto-lunapark, eccellente soprattutto per la parata su El Shaarawy. Nella sostanza, DOVBYK dimostra di essere un centravanti fisico che in area si fa sentire . A volte colpisce male e fa gol , altre troppo bene . La morale è che giudicare dal risultato finale – gol uguale voto 7, conclusione sventata uguale voto negativo – non è sempre corretto… Il pari ottenuto all’ultimo respiro dal Genoa, lo ha strappato GILARDINO . Nel secondo tempo passa al 4-3-3, con MALINOVSKI in mezzo al campo e VITINHA ad agire come ala sinistra. Il primo scarica qualsiasi cosa verso la porta di Svilar, comprese due terrificanti punizioni, il secondo moltiplica spunti e cross sulla sinistra. Molti ne butta via, ma l’ultimo, a 20 secondi dalla fine, finisce sulla testa di DE WINTER. Il difensore fa gol . Ma la storia della partita la cambiano i subentrati, 6,5 a tutti e due. A Bergamo funzionano i centravanti della nazionale. RETEGUI e poi KEAN fanno gol e si danno da fare. Bella la testata di RETEGUI , ottimo tutto il lavoro offensivo di KEAN , che sostiene il reparto offensivo viola. Ma al Gewiss stadium brilla la stella di LOOKMAN. Nell’ultima partita da titolare, in finale di Europa League, aveva segnato una tripletta. Riproposto da GASP, dopo i mal di pancia del senegalese e i flop dell’Atalanta, si limita a… un assist, un gol, e una serie di invenzioni spettacolari. Un tornado che arriva sempre in porta e fa in tempo a papparsi due gol . Non solo attaccanti. Pantaleo Corvino, ad esempio, non sbaglia un difensore, E al posto di Pongracic, con cui il Lecce ha fatto cassa, ecco i 192 centimetri dell’angolano GASPAR, che soffoca un colosso come Zapata, togliendogli lo spazio, anticipandolo, e stoppandone ogni azione. Voto 7, è il simbolo del Lecce che domina a Torino, e non vince perché gli manca il gol. Anche per colpa di MILINKOVIC-SAVIC, voto 7, che si oppone con due grandi parate. Sarebbe facile indicare in LUKAKU e KVARA i protagonisti del Napoli che vince 4-0. Un 7 a testa. La lode però se la prende colui che evita per tre volte il pareggio, che il Cagliari a onor del vero avrebbe ben meritato prima del raddoppio del georgiano. MERET neutralizza un colpo di testa di Piccoli, fa una meraviglia su quello di Luperto, e poi si fa aiutare dalla traversa sul tiro da fuori di Marin. Mai così bene. Mentre ANGUISSA, 7,5, allontana la concorrenza di MC TOMINAY. Nell’Inter si salva DIMARCO , piede da numero 10 in azione sulla fascia sinistra. Mentre nel Monza spicca IZZO, non solo per il suo pane , ma anche per il dolce assist per DJURIC. 7 DOVEROSO. Si pensava THAUVIN fosse arrivato in Italia a tempo scaduto. A 31 anni, dopo essersi acceso velocemente e spento ugualmente presto. Ma quest’anno ha rimesso in mostra l’argenteria. Contro il Parma prova la rovesciata da urlo già sullo 0-0. Poi quando l’Udinese va sotto di due gol, lui rimane vispo e pieno di giocate estrose. Ogni azione produce un pericolo. Il suo primo gol è uno scippo a DAVIS Non sempre le offerte pubblicitarie nascondono una truffa