Juventus, qualcosa deve cambiare

E sono tre. Tre pareggi consecutivi in campionato, tre zero a zero. Il martedì di Champions con la vittoria netta sul Psv aveva forse creato aspettative alte. Che il Napoli non fosse il Psv lo si sapeva. Che il Napoli non avrebbe concesso le praterie che hanno concesso gli olandesi era scontato. Quello che ha sorpreso, ancora una volta, è stata la sterilità offensiva della squadra. Meret prima e Caprile poi non hanno effettuato nemmeno una parata. Il possesso palla è stato piuttosto sterile e lento. Impossibile impensierire il Napoli a quel ritmo. Bene la fase difensiva, la Juventus è ancora con lo zero nella casella dei gol subiti. Una consolazione piuttosto magra, anche perché se c'era una cosa che funzionava anche negli anni scorsi era proprio la difesa. Dalla nuova Juventus ci si aspetta qualcosa di più sul piano del gioco, ci si aspetta una manovra più brillante e invece, come accaduto già con la Roma e con l'Empoli, Thiago Motta ancora non ha trovato la chiave per aprire gli spazi nelle squadre ben organizzate. Va dato tempo, è vero, ma è altrettanto vero che i progressi visti in Champions era lecito aspettarseli anche contro il Napoli. Yildiz che ha incantato in Europa è stato disinnescato. Qualche spunto e nulla più. Così come Nico Gonzalez e Koopmeiners, fino ad arrivare a Vlahovic. L'attaccante della Juventus è stato servito poco e male, ha toccato pochissimi palloni e non è mai andato nemmeno vicino al rendersi pericoloso. Resta discutibile e, per certi versi sorprendente, la decisione di Thiago Motta di lasciarlo nello spogliatoio nell'intervallo. Al momento la Juventus non ha un'alternativa all'attaccante serbo e di certo la scelta di sostituirlo con Weah e di proporre lo stesso Weah come punta centrale, lasciando Nico Gonzalez largo, è parso quantomeno originale. Weah non ha né il passo né le caratteristiche tecniche per giocare in quel ruolo. La sensazione è che questo cambio abbia reso la vita dei difensori del Napoli decisamente più agevole. Motta a fine partita si è detto soddisfatto della prestazione. "Abbiamo giocato sicuramente meglio del Napoli" ha detto. Francamente questa superiorità sul piano del gioco non si è vista. Così come non si sono visti i miglioramenti rispetto alle sterili prestazioni offerte contro la Roma e contro l'Empoli. Qualcosa dovrà cambiare l'allenatore della Juventus. La velocità di manovra soprattutto, ma non solo. Spesso quando la palla arriva agli esterni sono costretti a temporeggiare in attesa che gli attaccanti e i centrocampisti riempiano l'area di rigore, concedendo agli avversari tutto il tempo del mondo per organizzarsi. Poi c'è da capire cosa accade con Douglas Luiz, uno dei grandi colpi di mercato della Juventus. Finora solo una partita da titolare a Empoli, contro il Napoli nemmeno un minuto. Certo Thiago Motta ha il polso della squadra e ha dimostrato di fare la formazione senza preconcetti. Le scelte di McKennie nelle ultime due partite e del giovane Savona preferito a Danilo ne sono la conferma. Scelte legittime, così come è legittimo pensare che la Juventus costruita quest'anno possa e debba giocare meglio di quanto visto nelle ultime partite di campionato.