Milan-Lecce, Fonseca: "Morata in dubbio per il Lecce, il derby è il passato"
L'allenatore rossonero tra prossima partita e ultima vittoria nel derby: "Il successo con l'Inter avrà senso solo se battiamo anche il Lecce, il derby è il passato, siamo ancora lontani dal Milan che ho in testa. Morata è in dubbio. Gabbia sta facendo bene, per me è importante stabilizzare la linea difensiva: giocheranno ancora lui e Tomori. Reijnders per noi è un giocatore unico". Il match è in diretta venerdì alle 20.45 su Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4K, Sky Sport 251 e in streaming su NOW
Termina ora la conferenza stampa di Fonseca.
Pessoa ha scritto 'L'ora del diavolo', vuole essere il secondo portoghese a scriverlo? E poi ha detto che il Milan che vuole è ancora lontano da questo… Dove vuole arrivare?
"Pessoa è stato un grande scrittore portoghese, ma lo ammetto: non l'ho letto (ride, ndr). A scuola però l'avevo studiato. Quando dico che questo Milan deve ancora migliorare, parlo del gioco. Se pensiamo al derby, ho visto una squadra corta, che non ha lasciato all'Inter fare il gioco che fa normalmente. Abbiamo avuto la palla sì, ma non così tanti momenti di organizzazione, piuttosto ne abbiamo avuti di transizione. Qui dobbiamo migliorare, nel nostro gioco posizionale. Avere palla e pazienza in avanti, non indietro, giocare più tempo possibile nella metà campo avversaria. È questo quello che voglio".
Nel derby Reijnders ha giocato nel centrocampo a due, ma aveva molto spazio davanti. È questa la mossa decisiva? E ci racconta dell'abbraccio con Morata al gol di Gabbia?
"Era un momento normale quello con Morata, di allegria e di euforia. Reijnders può fare diverse posizioni a centrocampo, gioca anche molto bene tra le linee".
Emerson Royal è stato molto criticato, ma nelle ultime partite ha fatto bene…
"Non dimentichiamo che è arrivato più tardi degli altri. La sua maggior difficoltà è stata difensivamente, e può migliorare molto. Offensivamente è forte".
Reijnders è insostituibile? Chi potrebbe giocare al suo posto in caso di turnover?
"Siamo tutti d'accordo che è un giocatore unico nella nostra squadra. Non ho pensato a chi sostituirlo, ma solo alla prossima partita. Vedremo, ma non è facile sostituirlo".
Fofana sta crescendo, per caratteristiche è un giocatore unico nella sua rosa? Chukwueze è chiuso da Pulisic, o deve crescere?
"Siamo senza Bennacer, che può giocare lì. Poi c'è Musah che può fare quello che fa Fofana. La differenza è che Fofana è un giocatore di passaggio, Musah porta più la palla. Abbiamo bisogno che Musah diventi così. Chukwueze? Ha fatto una pre stagione molto buona, in partite con spazio contro grandi squadre. Tra Torino e Lazio non è stato lo stesso, ma non è un problema di qualità, ma di fiducia. Ha bisogno di acquisirne. E poi deve capire che qui c'è meno spazio per giocare, deve prendere decisioni veloci, deve crescere in questo senso".
Morata sarà comunque convocato?
"Morata sarà convocato, per vedere se giocherà o meno dobbiamo aspettare. È in dubbio. Sicuramente non voglio prendere rischi".
È più difficile vincere il derby o confermarsi?
"La responsabilità qui è sempre la stessa. Sono le vittorie le più difficili da gestire, ma è normale. Il giorno prima del derby sapevo che i giocatori erano motivati, contro il Lecce la testa dei giocatori può funzionare diversamente. E io devo fargli capire che devono essere gli stessi, giocare allo stesso modo".
Sta cercando una coppia di centrali titolari, o continuerà a ruotare? E cosa guarda di più, costruzione o marcatura?
"Nella mia testa non ho preoccupazione di cambiare: Gabbia sta giocando perché lo merita. In costruzione non è uno dei migliori, ma è uno che orienta molto bene la linea difensiva, la lunghezza e gli accorci. È molto forte sul gioco posizionale. Per me è importante stabilizzare la linea difensiva. Domani giocheranno ancora lui e Tomori. Col Leverkusen vedremo…"
Che idea ha del turnover?
"Mi piace, sì, anche perché ho fiducia in tutti i miei giocatori. Poi vanno capiti i momenti, e questo è uno da non cambiare troppo. Serve stabilizzare la squadra per trovare continuità. In futuro sicuramente è una cosa che mi piace e che farò, anche considerando le tante partite. Quando saremo una vera squadra, allora sarà più facile cambiare. Adesso non siamo ancora quello che voglio, ed è molto più difficile cambiare".
L'ha sorpresa il passaggio dall'orlo dell'esonero all'esaltazione post vittoria? Se lo ricordava così il calcio italiano?
"Sì (ride, ndr). Noi portoghesi e i latini siamo fatti allo stesso modo. Succede: se vinciamo siamo i migliori, se perdiamo… non voglio dire parolacce (sorride, ndr). Per me non è cambiato nulla: dobbiamo continuare a lavorare e migliorare. Da piccolo mio figlio mi diceva che i tifosi erano arrabbiati con me, gli rispondevo che domani saranno gli stessi che mi applaudiranno. Ma è normale: il calcio è emozione, è allegria quando si vince e tristezza quando si perde. Essere tifosi è essere questo, non c'è equilibrio. Noi allenatori, invece, dobbiamo essere equilibrati. Ma questa loro irrazionalità rispecchia l'amore dei tifosi, e lo capisco perfettamente. Non provo alcun sentimento negativo verso di loro, so che è così".
Prima del derby aveva parlato di facce molto positive, le ha riviste anche in questa? E il derby può essere un segnale in ottica scudetto?
"La vittoria nel derby porta fiducia e atmosfera al gruppo. Sicuramente una partita può aiutare, ma resta solo una partita. Se non dovessimo vincere domani, allora faremmo un passo indietro. La prossima partita è sempre la più importante. Non pensiamo a scudetto o ad altre cose ma solo al Lecce".
Questo Milan somiglia a quello che ha in testa?
"Non voglio fare percentuali, ma siamo ancora lontani. Difensivamente siamo cresciuti molto e possiamo crescere di più. Offensivamente dobbiamo ancora crescere tanto".
Si aspettava un Abraham così decisivo anche a livello di personalità? Senza Morata può esserci un altro attaccante al posto suo, o si torna a una punta?
"Jovic non ha le stesse caratteristiche di Morata. Se non c'è lui (Morata, ndr), magari Loftus-Cheek o Reijnders possono fare qualcosa di simile. Abraham ha un'energia contagiosa, sia in partita che negli allenamenti. È importante avere uno come lui".
Ha parlato spesso di aspetto mentale, Leao ha la carica mentale giusta?
"Stiamo lavorando molto, anche individualmente, con Rafa, e molto difensivamente. È chiaro per tutti che sta lavorando bene, soprattutto in quello. Sta crescendo in fase difensiva. È chiaro che nel derby siamo stati una squadra intera a difendere. Poi, ha avuto anche diverse opportunità per essere decisivo. Ripeto, sta facendo bene, giocando per la squadra ed è quello che è più importante".
Vuole consolidare la formazione vista nel derby o cambiare ancora?
"Per avere continuità può aiutare giocare con gli stessi. C'è da dire che Morata è in dubbio, ha subito una contusione e ha avuto qualche problema in allenamento".
Quanto c'era di tattica e quanto di psicologia nella vittoria del derby?
"Non voglio tornare all'Inter, ormai è finita e pensiamo al futuro. Sicuramente oggi la parte mentale è forse anche più importante della tattica e della tecnica".
Quanto è importante dare continuità e sfruttare la scia del derby?
"E' molto importante. Dobbiamo confermare che siamo in crescita, la vittoria nel derby avrà senso se battiamo anche il Lecce. Tutto è importante per avere sempre più motivazioni. È una partita pericolosa, dobbiamo stare attenti. So che quando vinci partite importanti poi diventa tutto più difficile. Ma non possiamo sbagliare".
Inizia ora la conferenza stampa di Fonseca.