La selezione naturale di Thiago Motta: come l'allenatore della Juve sceglie i titolari

Sono tanti gli appassionati di Fantacalcio, diventato spesso una vera e propria ossessione per i fantallenatori, che hanno bisogno di sapere in anticipo le formazioni che verranno schierate nei fine settimana per fare le loro scelte. E spesso si fidano di chi quelle formazioni cerca di scoprirle, un po' per intuito, molto grazie alle varie fonti. Per il cronista è un gioco, una sorta di sfida riuscire ad anticipare gli undici che vanno in campo. In alcuni casi è più semplice perché ci sono allenatori che cambiano poco o nulla, in altri casi è complicato, nel caso di Thiago Motta siamo vicini all'impresa. Il nuovo allenatore della Juventus cambia spesso, a volte con scelte a sorpresa, come accaduto a inizio stagione, ad esempio, con gli inserimenti di Mbangula e Savona, solo per citare i primi nomi. Nelle prime nove partite stagionali solo una volta ha schierato la stessa formazione in due gare consecutive . A volte alterna i portieri, spesso varia la difesa e il centrocampo e via così, giusto per rendere faticosa la vita del cronista. Battute a parte, le scelte di Thiago Motta nascono da una vera e propria selezione naturale. I suoi allenamenti sono faticosissimi per non dire massacranti. Chi non li regge va in panchina, che sia un campionissimo o un gregario non importa. Gioca chi gli dà garanzie di applicazione totale durante le sedute quotidiane. C'è chi li svolge senza problemi, chi fatica per mantenere quel ritmo e c'è chi ancora non raggiunge il livello richiesto dal neoallenatore della Juventus. Probabilmente proprio per questo motivo McKennie, che sembrava fuori dal progetto, si è guadagnato la stima dell'allenatore e un posto fisso e determinante nel centrocampo della Juventus. Lo ha ricordato lo stesso Thiago Motta quando ha commentato il bellissimo gol di Conceiçao nel 3-2 della notte di Lipsia. "Gol bellissimo, ma andate indietro. Tutto nasce da un recupero fantastico di McKennie su un avversario che era partito in contropiede". È questo lo spirito giusto. Giocatori come McKennie , Cambiaso e Kalulu incarnano alla perfezione il prototipo del giocatore amato da Thiago Motta. E forse è anche per questo motivo che un centrocampista di grande livello come Douglas Luiz sta faticando a trovare posto nella nuova Juventus. Probabilmente gli allenamenti che svolgeva in precedenza non avevano l'intensità di quelli proposti da Thiago Motta e forse sta facendo più di fatica degli altri compagni ad adeguarsi ai nuovi metodi. Douglas Luiz si sta applicando con grande generosità e di certo non potrà che migliorare. E se al suo straordinario talento riuscirà a combinare una migliore resistenza e applicazione non solo nella fase offensiva, ma anche in fase di non possesso, di sicuro troverà lo spazio che merita. Lui così come tutti gli altri che stanno giocando meno. Thiago Motta non sceglie in base ai nomi, non si fa condizionare dal curriculum o dal valore di mercato. Lui per scegliere ha un sistema infallibile, è il suo marchio di fabbrica. La selezione naturale. In pratica chi lo ‘regge’ lo segue. È la sua filosofia e i risultati pian piano stanno arrivando.