Il Milan vince, ma vince soprattutto Paulo Fonseca

La vittoria della sofferenza, la vittoria del gruppo e dello spirito, ma quella contro l’Udinese è stata soprattutto la vittoria di Fonseca. Non ha guardato in faccia nessuno l’allenatore portoghese, ha fatto scelte forti e tenuto fuori i più forti. Leao su tutti, 'colpevole' secondo l’allenatore, come detto nella conferenza stampa post-partita, di essere rientrato a Milanello in ritardo dopo gli impegni con la nazionale ed essersi allenato soltanto nella rifinitura a causa di un presunto fastidio muscolare. Vederlo in panchina per 90 minuti però ha fatto un certo effetto. Per trovare un’altra partita in cui il portoghese, seppur convocato, era rimasto in panchina fino alla fine, bisogna tornare indietro di tre anni, 1 dicembre 2021, Genoa-Milan 0-3, doppietta di Messias e gol di Ibrahimovic. E’ stato lo stesso Zlatan, adesso in versione dirigente, ad avallare le decisioni di Fonseca. Chi sbaglia paga, la squadra viene prima di tutto e tutti. A farne le spese, oltre al numero 10 rossonero, anche Abraham e Tomori, i due amici inglesi che non avevano seguito le disposizioni tecniche a Firenze, non consentendo a Pulisic di calciare il rigore nonostante fosse l’uomo designato. Tutti in panchina per punizione, e chi li ha sostituiti non li ha fatti rimpiangere. Il gol vittoria arriva da Chukwueze, sostituto di Abraham, assistito da Pulisic, che a sua volta era stato ben servito da Okafor, sostituto di Leao. Anche Thiaw, sostituto di Tomori, ha fatto bene. Non giocava dalla prima di campionato contro il Torino, sarà certamente utile nelle rotazioni difensive con tante partite in pochi giorni. La prossima sarà in casa contro il Bruges in Champions League, una partita da vincere a tutti i costi se il Milan vorrà dare un senso anche al cammino europeo dopo le prime due sconfitte contro Liverpool e Bayer Leverkusen. Da capire cosa deciderà di fare Fonseca. Se continuare a mantenere il pugno duro o se reinserire subito i dissidenti. Dopo la partita, l’allenatore portoghese non ha fugato i dubbi ma ha tenuto a ribadire che non esiste nessun caso Leao. Ha detto che Rafa ha accettato l’esclusione, che è tornato negli spogliatoi e ha festeggiato la vittoria con i compagni. Questo è l’atteggiamento che vuole vedere dai suoi giocatori, da Leao e da Theo Hernandez in particolare, quelli che più di tutti hanno dimostrato di non aver ancora trovato la giusta alchimia con il nuovo allenatore. Martedì avranno l’occasione di rifarsi in Champions League. Freschi e arrabbiati. Probabilmente punti nell’orgoglio e maggiormente motivati. Se così fosse, Fonseca avrebbe raggiunto il suo obiettivo dopo aver dimostrato di poter fare anche a meno di loro. Il Milan ha vinto giocando in inferiorità numerica per un’ora abbondante, ha saputo soffrire, si è compattato e ha portato a casa tre punti fondamentali per la classifica e per il morale. L’unica nota stonata è l’infortunio di Abraham, un trauma alla spalla destra che verrà valutato nuovamente in questi giorni per capire i tempi di recupero, ma per il quale sono già state escluse fratture. Jovic non è in lista Uefa, Morata sarà l’unico centravanti 'senior' a disposizione. Sotto con il Bruges, dunque, puntando sul rilancio dei big e sulla conferma di chi i big li ha degnamente sostituiti. E’ stata la vittoria del gruppo e del sacrificio, è stata la vittoria di Fonseca.