Serie A, le pagelle ragionate della nona giornata tra sorprese e rivincite

Se hai 19 anni e la partita la risolvi tu nel finale, allora è chiaro che ti prendi la copertina. Quindi Alieu Njie, gambiano di passaporto svedese alla terza presenza in serie A, si merita il suo 7, anche se l’assist glielo porge Braunöder, che di mestiere fa il difensore del Como e per questo si becca un 4. Eppure l’MVP di Torino-Como è Vanja Milimkovic Savic, che nel secondo tempo ha evitato che potessero diventare quattro di fila le sconfitte del Toro, abbassando la claire su Strefezza, Paz e Mazzitelli. Insuperabile. Anche senza Thauvin, l’attacco dell’Udinese ha funzionato. Lucca va su che è un piacere e col gol di testa si assicura il suo 7. Con Davis forma una coppia formidabile dal punto di vista fisico. Ma nell’occasione, l’inglese dimostra di saperci fare anche con i piedi e ronaldeggia con progressione e gioco di gambe. Un misto di potenza e tecnica che gli vale il 7,5. Bentornato Di Lorenzo. La rinascita ora sembra completata. Con Antonio Conte e poi con il passaggio alla difesa a quattro, DiLo ha recuperato fiducia assieme agli spazi che preferisce. Ora è terzino destro, interno di centrocampo e goleador stappapartite. Contro il Lecce, scavalca l’asticella al secondo tentativo, sempre andando a seguire l’azione per chiuderla sul secondo palo. Nel primo caso viene stoppato dal Var; nel secondo viene sommerso dai compagni per aver sboccato la complicatissima serratura del Lecce. 7,5 è il voto del capitano. “Siamo la coppia più bella del mondo”, cantano Retegui&Lookman. Di certo, sono la più prolifica della serie A. 10+4 i loro gol in campionato, 8+8 i voti contro il Verona. Retegui è il padrone dell’area di rigore, in grado di segnare in tutti i modi. Tanto che stavolta ne fa due di sinistro, e ne sfiora un terzo di testa. Lookman se in giornata diventa lo snodo di ogni azione offensiva. Detta il passaggio, strappa, assiste i compagni e appena possibile scarica in porta. Doppietta anche per lui, più assist. Ha ripreso a volare per Gasp. Fazzini non ha ancora fatto gol. Nemmeno stavolta, visto che l’ultimo tocco è stato di Woyo Coulibaly, che però spinge nella sua porta, proprio per chiudere la strada a Fazzini. Che corre, imposta, dribbla e detta il passaggio per fare gol. Un lavoro tutto concentrato in 178 centimetri per 62kg. Un centrocampista filiforme ma di grasso rendimento. Voto 7, classe 2003, alla cortese attenzione di Spalletti. Che dovrebbe dare un’occhiata pure a Rovella, che ha un anno e mezzo in più rispetto all’empolese, ma che in mezzo al campo deve lavorare per tre. Se la Lazio mantiene l’equilibrio con tutti quegli attaccanti è grazie al Grande Equilibratore . La lode, però, tra i tanti meritevoli , se la prende Treno Tavares, che non fa fermate, sfreccia sui binari, e ammucchia il sesto assist sopra questo fantastico avvio di stagione: voto 7,5. Sulla fascia, nel Monza, sta andando forte anche Kyriakopoulos. Finalmente produce con costanza, dando sostanza alla sua corsa e al suo piede sinistro. Stavolta, con un gol e un assist, per due volte raddrizza la barca monzese che rischia di andare a picco di fronte al Venezia. Prende 7 perché è più decisivo di Oristanio che però è forte e ogni settimana per il Venezia inventa qualcosa; nell’occasione, discesa convincente e regalo a Ellertson per il primo vantaggio. Nel 4-4 tra Inter e Juve sono in tanti ad aver acceso una luce. Zielinski gioca da regista e trasforma due rigori; Mkhitaryan fa un gol d’autore dopo un doppio triangolo; e il quarto gol lo realizza Caterpillar Dumfries . Ma tra i nerazzurri io scelgo Thuram, che spalleggia Mkhi sul gol, corre e lotta finché sta in campo, e non si capisce perché nel finale debba uscire anche lui. Ha il voto più alto dell’Inter: 7,5. Dall’altra parte nemmeno un dubbio. Yildiz firma la rimonta della Juve entrando nel finale e piazzando due stoccate col mancino, che teoricamente sarebbe il suo piede peggiore. Serata stratosferica: voto 8 strameritato. La Fiorentina balla sulle macerie della Roma. E se la doppietta del centravanti in queste partite a senso unico te la puoi aspettare, la beffa arriva da Bove, che la Roma ha piazzato sul banco delle offerte, e che una volta dall’altra parte comanda a suo piacimento in mezzo al campo. Si prende un rigore; offre un gol fatto a Kean; e poi entra in area ondeggiando tra i paletti per aggiungere un gol al passivo della sua ex squadra. Non esulta per rispetto, ma è probabile che goda come un matto. Per il suo 8,5 in pagella, e per la dimostrazione di forza. In faccia a chi lo ha lasciato andare senza manco fermarsi a riflettere. Tenendo invece Celik: 4, di stima.

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