Calciomercato, cosa farà la Juve con i 30 milioni di Paul Pogba

La chiusura del rapporto tra la Juventus e Paul Pogba farà sicuramente bene ai conti della società, che ha nel principio della sostenibilità economica il faro in cui muoversi anche sul mercato. Per questo l’ingaggio risparmiato nell’ultima stagione e la chiusura del rapporto in anticipo con il francese migliorano i conti e permettono alla società, con Giuntoli e Scanavino in prima fila, valutazioni diverse anche per il prossimo calciomercato. Si parla di un risparmio di circa 30 milioni lordi, una parte di questi già inseriti nell’ultimo bilancio dato che dalla sospensione – settembre 2023 - Pogba ha guadagnato il minimo sindacale. Del contratto da 8 milioni + 2 di bonus per quattro anni, il francese ha - di fatto - percepito solo la prima annualità e pochi mesi della seconda stagione. Non dimentichiamo che Paul Pogba era tornato in Italia nel 2022 sfruttando il decreto crescita. Certo, per le casse del club il primo addio di Paul era stato ben diverso. Nel 2016 il francese lasciò la Juve per i 105 milioni di euro del Manchester United, che solo pochi anni prima lo aveva lasciato partire a zero. Artefice di quella trattiva Mino Raiola, che ha sempre avuto un rapporto speciale con Pogba, ora passato di testimone a Raffaela Pimenta che lo ha seguito anche negli ultimi difficili mesi. Giuseppe Marotta , allora A.D della Juve, lo ricorda come uno dei più grandi colpi del mercato della sua carriera. Stavolta la storia è ovviamente molto diversa, ma certamente il risparmio farà bene alle casse biaconere. Giuntoli sa che, dopo gli infortuni di Bremer e Cabal, in difesa servono due rinforzi. Giocatori duttili da sfruttare come centrali o esterni a seconda delle necessità. Nell’attesa verrà dato più spazio al giovane Rouhi, che anche nell’ultima partita della Svezia Under 21 ha mostrato il suo talento con l’azione che ha propiziato il raddoppio della sua squadra contro i pari età dell’Irlanda. E poi sempre a gennaio, in attesa del rientro di Milik, attenzione al ruolo di vice Vlahovic: un giocatore offensivo che possa essere utile nel gioco di Motta e funzionale per far rifiatare l’attaccante serbo, che anche in nazionale contro la Svizzera ha giocato tutti i 90 e passa minuti fornendo l’assist per il gol del pareggio di Terzic. Non per forza una prima punta pesante, ma un attaccante utile al sistema di gioco e alle indicazioni tattiche che ovviamente si possa muovere bene da numero 9. E se questi sono i prossimi passi per Giuntoli e la Juventus, il sogno di Paul Pogba adesso è quello di tornare a sentirsi un vero giocatore di calcio dopo i saluti ai tifosi della Juve che non l’hanno mia abbandonato. Ricordando i gol, le prestazioni e i numeri della sua prima esperienza in bianconero. In queste settimane sta lavorando in Florida con buone sensazioni fisiche, e da marzo potrà tornare a giocare partite ufficiali. Per una nuova fase della sua vita, dopo la chiusura del rapporto con la Juventus. Il sogno è quello di tornare a essere protagonista, magari in una squadra che partecipi al Mondiale per Club FIFA nel giugno del 2025. Una stella in più per la nuova competizione che si aggiunge al calendario delle migliori squadre del mondo. E magari affrontare da avversario proprio la Juventus. L’ultimo faccia a faccia in campo, dove conta davvero.

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