Inter, nella cooperativa del gol c'è un Correa in più

L’Inter è la migliore squadra di calcio del mondo. E’ di oggi l’ultima analisi statistica firmata da Opta che sentenzia, almeno per ora, il sorpasso su Manchester City e Liverpool. Si può pensarla diversamente, questo è scontato, ma di sicuro non si può ignorare il presente. Non è certo lo 0-5 di Verona a far la differenza, ma una serie di undici risultati consecutivi in tutte le competizioni. Una sola sconfitta stagionale, quella nel derby del 22 settembre, ormai più di due mesi fa. Qualche pareggio di troppo in avvio, come quello a Marassi contro il Genoa e l’1-1 di Monza, nulla a che vedere rispetto agli ultimi due di San Siro contro dirette concorrenti come Juventus e Napoli. A voler essere pignoli, l’unico appunto da muovere alla squadra di Simone Inzaghi è quello di non essere riuscita a sfruttare il fattore campo in tre scontri diretti su quattro, finora giocati al Meazza. L’unica vittoria resta quella contro l’Atalanta il 30 agosto. Per il resto, i motivi per sorridere non mancano affatto. La profondità della rosa, nonostante i quattro punti in meno rispetto alla scorsa stagione dopo tredici giornate. Due pareggi in più e due vittorie in meno di un anno fa, di questi tempi. L’attacco risponde allo stesso modo, anzi l’Inter di oggi ha segnato un gol in più e ha mandato già a segno tredici giocatori differenti, più di tutte le altre squadre nei cinque principali campionati europei. Al Bentegodi prima gioia stagionale per Bisseck e De Vrij, ma il digiuno più lungo riguardava Correa. L’argentino lo scorso anno era finito in prestito a Marsiglia e neanche in Francia era riuscito mai a mettere la sua firma. Non esultava in una partita ufficiale da un anno e mezzo. L’ultima gioia l’aveva vissuta in Champions League contro il Benfica nell’aprile del 2023. In campionato il gol mancava, addirittura, da due anni. Il Bentegodi porta bene al ‘Tucu’. Aveva già segnato in casa del Verona con la maglia della Lazio nel 2020 e si era ripetuto, proprio nel giorno dell’esordio in Serie A con l’Inter, il 27 agosto del 2021. Si era aggregato al gruppo solo 24 ore prima. Entrò al 74’ al posto di Lautaro Martinez e gli bastarono 20’ per realizzare una doppietta, decisiva per la vittoria finale. Tre anni e tre mesi dopo ecco il nuovo inizio di Joaquin Correa in maglia nerazzurra. Il primo gol stagionale per lui, alla prima da titolare. Oltre che su Lautaro, Thuram, Arnautovic e Taremi, Simone Inzaghi sa di poter contare anche su Correa. Ma come premesso, non sono i numeri in attacco a marcare la differenza con la scorsa stagione. In difesa, infatti, l’Inter ha incassato sette gol in più rispetto a un anno fa dopo tredici partite disputate. Basterebbe mantenere la stessa concentrazione fin qui avuta in Champions: Nessun gol subito in 360’ giocati. Lo 0-0 di Manchester all’esordio e poi le tre vittorie di fila contro Stella Rossa , Young Boys e Arsenal . Martedì a San Siro arriverà il Lipsia, sconfitto 4-3 sul campo dell’Hoffenheim nell’ultima di Bundesliga. I presupposti per allungare la serie positiva in casa nerazzurra ci sono tutti e per restare più a lungo possibile in testa alla speciale classifica che, da oggi, vede l’Inter come migliore squadra del mondo.