L'Uomo della Domenica, Porrà racconta Antonio Conte
da staseraGiorgio Porrà racconta Antonio Conte che, rilanciando il Napoli, punta al quarto scudetto partenopeo. Con le voci di Bergomi, Buffon, Capello, Costacurta, Di Canio, Fabregas, dello scrittore Maurizio De Giovanni e del giornalista Antonio Giordano. Appuntamento con la nuova puntata de 'L'Uomo della Domenica': stasera alle 19.30 e 22.30 su Sky Sport Uno e NOW. Disponibile on demand
Antonio Conte e il Napoli, il big bang che scuote il calcio italiano, ne incendia lo scenario, con le fiamme alzate da un allenatore barricadero dentro un club tornato protagonista. Determinazione, mentalità vincente, culto della fatica, della collettività, dell’identità tattica: Antonio Conte è tutto questo e molto di più. La nuova puntata di “L’Uomo della Domenica – Discorso su due piedi”, firmata da Giorgio Porrà per Sky Sport, ripercorre la storia e la filosofia del tecnico salentino, l’uomo chiamato a rilanciare il Napoli con un obiettivo ambizioso: riportare lo scudetto ai piedi del Vesuvio per la seconda volta consecutiva, il quarto della storia partenopea.

Capello: "Sa trasmettere alla squadra la voglia di vincere"
Un racconto appassionante, costruito sulle parole di chi ha conosciuto, sfidato e ammirato Conte da vicino: Beppe Bergomi, Gigi Buffon, Fabio Capello, Alessandro Costacurta, Paolo Di Canio, Cesc Fàbregas, oltre allo scrittore Maurizio De Giovanni e al giornalista Antonio Giordano. Fabio Capello sintetizza così la capacità di Conte di trasformare squadre e ambienti: "Sa trasmettere alla squadra quella voglia di vincere, di superarsi che nella testa dei giocatori, dei tifosi, può davvero portare allo scudetto".
Buffon: "Già a giugno dissi che avrebbe vinto lo scudetto"
Gianluigi Buffon, compagno di mille battaglie tra Juventus e Nazionale, aggiunge: "Già nel giugno scorso, in un’intervista dopo l'annuncio di Conte a Napoli, dissi che avrebbe vinto lo scudetto, o al massimo sarebbe finito secondo, spero di essere stato buon profeta". Il ritratto che emerge è quello di un allenatore totalizzante, capace di trasformare ogni squadra in un meccanismo perfetto. Buffon lo definisce così: "Lui ti ridà la convinzione, una convinzione forte, che sfocia quasi nel cinismo pur di arrivare al risultato". Le sue squadre si riconoscono subito: intensità feroce e organizzazione maniacale. Secondo Buffon "le squadre di Antonio Conte le vedi già in ritiro. Le vedi giocare e capisci perfettamente di chi è quella squadra".
Bergomi: "Con Conte non più Pazza Inter"
"A Milano portò una mentalità diversa - ricorda Beppe Bergomi - non più Pazza Inter, ma un'Inter che dava continuità di risultati e di prestazione. Partì proprio dalle basi, voleva stravolgere questa squadra, questa società". E poi : "Solidità difensiva, una mentalità vincente, l'esaltazione dei due giocatori d'attacco: il Lukaku che abbiamo visto con Conte, e che vediamo ora nel Napoli, poi non l'abbiamo più rivisto".

Antonio Giordano: "E' un uomo che stabilisce il potere"
Antonio Conte non si accontenta di allenare una squadra, allena anche la testa dei giocatori e la cultura di un ambiente. "È un uomo che stabilisce il potere, lo ha stabilito alla Juve, all'Inter, sta cercando di farlo al Napoli, lo ha fatto anche all'estero, voleva andare oltre e c’è andato", spiega il giornalista Antonio Giordano. Ovunque sia andato, ha ribaltato gerarchie, alzato trofei, portato squadre smarrite a ritrovare identità. Arrivato in azzurro con il compito di restituire fame e competitività a un gruppo che ha vissuto l’ebbrezza del tricolore ma anche il crollo successivo, Conte sa bene che tutto quello che succede a Napoli è diverso. Eppure, pochi come lui sanno trasformare la pressione in energia positiva. "Sarri venne con un'idea di gioco e poi cambiò dopo un paio di partite – continua De Giovanni, lo scrittore tifoso partenopeo - Conte ha fatto ancora prima, ha guardato ai giocatori che aveva, ha capito il tipo di motore ed ha adattato le proprie idee ai giocatori che aveva". E la città ha già visto il suo lato più umano: "Conte è fortemente spontaneo, non prende in giro nessuno", dice De Giovanni, ricordando anche il "pellegrinaggio notturno ai Quartieri Spagnoli per omaggiare Maradona, a quattro anni dalla scomparsa del Pibe de Oro. Un gesto simbolico, che racconta di un uomo in cerca di una connessione con la città".
Di Canio: "Conte non è per tutti, ma chi lo segue, spesso vince"
Napoli è una piazza speciale, unica e Conte è un allenatore che lascia il segno, nel bene e nel male. "Non è per tutti, ma chi lo segue, spesso vince", afferma Paolo Di Canio, sottolineando la capacità di Conte di immergersi totalmente in una realtà, fino a diventarne il leader assoluto. A Napoli ha trovato una città che vive il calcio con la sua stessa intensità: "Quando è tornato da Bergamo con la sua squadra, accolto dalla folla acclamante, ho visto un Conte maturo, che si fa abbracciare da questo amore senza perdere la testa", aggiunge Di Canio, che chiude: "Ha trasformato la speranza di rientrare nel giro che conta, nella certezza che lotterà per lo scudetto sino alla fine dell'anno". Dovunque sia andato, ha lasciato il segno. Dal Bari al Chelsea, dalla Juventus all’Inter, il suo impatto è stato immediato, devastante. "Non sono uno che si accontenta, voglio vincere subito", ha dichiarato più volte.
Cesc Fàbregas: "All'inizio lo odiavo, poi il rapporto è diventato incredibile"
Un concetto ribadito da Cesc Fàbregas, che lo ha vissuto da vicino in Premier League: "Conte è un allenatore incredibile per le squadre in difficoltà, lui arriva col suo messaggio impattante ed alza subito il livello, in questo è fortissimo". Che poi aggiunge: "All'inizio lo odiavo, per tutto, per l’intensità dell'allenamento, perché non giocavo, poi il rapporto è diventato incredibile, con una grande comunicativa. Adesso non so quale sia stata la sua evoluzione, ma se è migliorato nel rapporto con il giocatore è tra i più grandi allenatori su piazza".

Costacurta ricorda il Conte giocatore di "grande capacità tattica"
Alessandro Costacurta, più volte avversario dell’attuale allenatore del Napoli, ricorda come "il tratto distintivo di Antonio in campo era la grande capacità tattica, nella fase difensiva aveva questa capacità di intercettazione dei filtranti, aveva una posizione nel raddoppio che pochi avevano e soprattutto, in fase offensiva, l'inserimento, il timing credo fosse la sua arma migliore". Dote che probabilmente ha trasferito ai suoi giocatori, grazie alla grandissima capacità "di trasformare i giocatori sul piano dell'attitudine e dell'attenzione".
Appuntamento da stasera su Sky e NOW
“Veni, Vidi, Vici” risuona come una promessa per la città. È il motto che scandisce il lungo viaggio di Conte. Testarne l’infallibilità a Napoli col Napoli è il brivido sul quale ha scelto di surfare. Ed è vertigine alla quale diventa impossibile sottrarsi. “L’Uomo della Domenica – Discorso su due piedi: Antonio Conte" è in onda su Sky Sport e disponibile su NOW e on demand a partire da venerdì 14 febbraio. Un viaggio appassionante nella carriera e nella mentalità di uno degli allenatori più carismatici del calcio moderno.
L'Uomo della Domenica- Conte. La programmazione
Venerdì 14 febbraio
- Ore 19.30 e 22.30 su Sky Sport Uno
- Ore 00.15 su Sky Sport Calcio
Sabato 15 febbraio
- Ore 11.00, 14.30, 22.45 su Sky Sport Uno
- Ore 12.30, 24.00 su Sky Sport Calcio
Domenica 16 febbraio
- Ore 10.00, 13.30, 21.30 su Sky Sport Uno
- Ore 00.30 su Sky Sport Calcio