Fiorentina, Fagioli: "Ho pagato per la mia malattia, adesso chiedo rispetto"
su instagramLe parole di Fagioli su Instagram sul caso scommesse: "Ho sbagliato, ho pagato, senza aver fatto male a nessuno se non a me stesso e alle persone accanto a me. E come ogni persona che sbaglia e paga, ho tutto il diritto di rialzarmi. Vedere ora tutto questo accanimento mediatico mi sta facendo rivivere quei fantasmi. No, stavolta tutto questo non è giusto"
Nicolò Fagioli ha commentato con un post su Instagram il caso che lo vede di nuovo coinvolto nelle scommesse. "Ho pagato il mio debito con la giustizia. Con una condanna e una sacrosanta squalifica, con umiliazioni continue e giustificate, con la vergogna provata e con il rischio di non rialzarmi più. Ho raccontato della mia patologia, seria, nelle scuole, ai miei familiari, agli amici e alla stampa. Quella stessa stampa che affronta spesso le problematiche gravi della mia malattia e come affrontarle, ma che oggi mi rimette alla gogna. Ancora una volta. Ho sopportato il peso di aver commesso qualcosa di brutto. Di aver deluso tutte le persone che credevano in me".
"Ho il diritto di rialzarmi"
E ancora: "Ormai non è certo una novità: senza alcun vittimismo, ho passato un periodo buio, ho sofferto di una brutta patologia e questa non è assolutamente una giustificazione. Ma vedere ora tutto questo accanimento mediatico mi sta facendo rivivere quei fantasmi. No, stavolta tutto questo non è giusto.
Ho sbagliato, ho pagato, senza aver fatto male a nessuno se non a me stesso e alle persone accanto a me. E come ogni persona che sbaglia e paga, ho tutto il diritto di rialzarmi. Tutti, anche chi scrive oggi, possono cadere e commettere errori. L’importante è saperlo riconoscere e credo che la forza di un uomo stia nel sapersi rialzare. Avevo 19 anni all’epoca dei fatti e la ludopatia aveva preso il sopravvento su di me. Me ne sono pentito, ma la vita mi ha dato una seconda opportunità e la vorrei cogliere, avendo già scontato tutto ciò che dovevo scontare. Chiedo rispetto adesso, dopo aver affrontato un processo, preso una giusta condanna. Chiedo scusa a tutti i colleghi, a tutti gli amici che, a causa dei miei errori si trovano, loro malgrado coinvolti o nominati – anche se solamente in una riga di giornale – in questa situazione solo per avermi aiutato. E ringrazio la Fiorentina, la Juventus, gli amici e la mia famiglia, che non hanno mai smesso di supportarmi e aiutarmi in un momento diffcile. Anche se li ho sicuramente delusi. Non ritornerò più sull’argomento, adesso devo solo pensare a dare il massimo sul campo. Nicolò Fagioli".
Le parole dell'avvocato
"Ha già fatto un percorso anche psicologico e con gli interrogatori nelle indagini, ha già pagato con la squalifica sul fronte della giustizia sportiva. Per lui questo è un capitolo chiuso, non c'è nulla di nuovo e vuole definirlo nel più breve tempo possibile anche negli aspetti penali". Lo afferma l'avvocato Armando Simbari, difensore del calciatore Nicolò Fagioli, dopo aver incontrato i pm di Milano che indagano sul giro di scommesse illecite. Il centrocampista potrebbe uscire dall'inchiesta con una semplice oblazione.
Morata: "Fagioli? Mai saputo della sua situazione"
Anche Alvaro Morata è intervenuto su Instagram. "Ho visto le informazioni che stanno uscendo su di me e ci tengo a chiarire che l’unica cosa in cui ho aiutato Fagioli in questi anni è stato per la sua carriera, dandogli consigli come amico e persona con più esperienza di lui. Non ho mai saputo niente della sua situazione. Voglio molto bene a Nicolò e spero possa rimediare presto a tutti i suoi errori, però io non ho niente a che vedere con la sua situazione e prego di non diffondere notizie false o bugie". Morata ha poi concluso: “Ripeto: smentisco tutte le informazioni che sono uscite perché sono false. Grazie”".
