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Serie B, i risultati della 9^ giornata: gol e highlights

Serie B
Poca fortuna per Nestorovski al "Benito Stirpe": termina 0-0 la sfida al vertice tra Frosinone e Palermo (Foto LaPresse)

In attesa dei posticipi di Empoli e Avellino, Frosinone e Palermo impattano senza reti e mantengono il comando della classifica. Jelenic esalta il Carpi contro Castori, Inzaghi strappa il 3-3 ad Ascoli. Che impresa della Cremonese in 9, Bari frenato a Vercelli. Zeman espugna Parma, vincono Novara e Ternana

RISULTATI E CLASSIFICA DELLA SERIE B

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Vietato fermarsi in Serie B, imperativo dettato dal calendario e dalla classifica. Se l’agenda non dà tregua al campionato, il distacco dalla vetta alla coda della graduatoria dopo 8 turni è di soli 7 punti: mai era successo con il passaggio del torneo a 22 squadre nella stagione 2004/05. Un’incertezza bilanciata con i numeri avvincenti rispetto alla scorsa edizione, tesi confermata dai gol in aumento (233 contro 192) e dai pareggi in calo. Equilibrio e spettacolo a introdurre la 9^ giornata già inaugurata dall’anticipo a Foggia, primo assaggio di un altro appuntamento che ha riservato novità negli incroci di sabato. Naturalmente a farla da padrone è un equilibrio che vede le prime 12 classificate raccolte in sole 2 lunghezze.

FROSINONE-PALERMO 0-0

Termina senza reti il big match al "Benito Stirpe", nuovo impianto del Frosinone che aveva già riservato lo 0-0 al battesimo contro la Cremonese. Risultato in fotocopia contro il Palermo, incrocio tra capoliste nonché limpide candidate alla promozione. Dopo le trasferte negative dei ciociari a Perugia e Novara, bilanciate dai segni 'X' in serie dei siciliani (6), la sfida più invitante di giornata non produce sussulti eccezion fatta per gli errori sotto porta di Nestorovski e il gol annullato a Rispoli nel finale. Se il Frosinone è ancora imbattuto in casa, gli uomini di Longo hanno segnato solo una volta nelle ultime 4 partite. Palermo unica squadra senza sconfitte nell’arco dell’intera stagione, tuttavia i posticipi di Empoli e Avellino possono riscrivere le gerarchie di testa.

CITTADELLA-CREMONESE 1-2

48' Claiton (CR), 81' Arrighini (CI), 96' Cavion (CR)

Nonostante il fattore campo e una doppia superiorità numerica, il Cittadella riesce nell’impresa di perdere 2-1 al 96’ contro la Cremonese di Tesser. Tre successi nelle ultime 4 uscite non stravolgono le incertezze dei veneti di Venturato, sotto in avvio di ripresa con Claiton nonostante il precedente 'rosso' a Renzetti. Espulsi in casa grigiorossa che diventano due con Arini al 70', handicap che propizia il pareggio di Arrighini ma non il colpo del ko. Un punto guadagnato per la Cremonese? Niente affatto: ai titoli di coda è Cavion a gelare il Tombolato con l’incredibile 2-1 finale. Dopo 3 pareggi di fila gli ospiti agguantano tre punti d’oro in trasferta in precedenza agguantati solo a Vercelli. Poco importa se il colpo estivo Paulinho ancora latita sotto porta.

ASCOLI-VENEZIA 3-3

15' Zigoni (V), 50' Carpani (A), 56' e 62' Favilli (A), 60' Marsura (V), 74' Geijo (V)

Si ferma a 2 vittorie di fila il Venezia di Pippo Inzaghi, mai così vicino alla vetta eppure bloccato al Del Duca. Termina con uno spettacolare 3-3 l’incrocio tra l’Ascoli e i veneti ora a -1 dalla coppia di testa. Apre Zigoni che interrompe a 285’ l’imbattibilità di Lanni, rete ribaltata in avvio di ripresa dall’uno-due Carpani e Favilli. A stretto giro Marsura timbra il 2-2, poi è ancora il centravanti dell’U-21 ad esaltare la coppia Fiorin-Maresca: sono i primi gol stagionali del centravanti classe 1997 appetito in estate in Serie A. Meno giovane è il 35enne Geijo, autore del 3-3 finale che certifica l’imbattibilità esterna del Venezia piuttosto tradito dalla difesa (solo 4 gol incassati prima di sabato). L’Ascoli non si allontana dal penultimo posto, quantomeno rincuora il bilancio realizzativo in campionato e ritrova una risorsa fondamentale come Favilli.

PRO VERCELLI-BARI 2-2

30' Castiglia (P), 47'  e 77' Galano (B), 94' Morra (P)

Che beffa per il Bari di Fabio Grosso, inconsistente in trasferta (3 ko su 3) fino all’exploit sfiorato sul campo della Pro Vercelli. Contro un’avversaria in grado di segnare 10 reti in due gare con altrettanti successi, i pugliesi tremano alla mezz’ora per mano di Castiglia già letale a Perugia nello scorso weekend. La riscossa biancorossa trova in Galano il suo artefice, doppietta e 3 gol in campionato tutti archiviati negli ultimi 180’ dopo l’infortunio all'esordio stagionale. La sorpresa è dietro l’angolo e porta la firma di Morra, decisivo sotto porta al 94’ alimentando la serie utile dei piemontesi di Grassadonia. Non mancano i rimpianti per Grosso considerando anche il palo in avvio di Basha, tuttavia il Bari sfata finalmente il maledetto tabù esterno.

PARMA-PESCARA 0-1

85' Brugman

Un gol nel finale di Brugman costa caro al Parma di D’Aversa, battuto al Tardini dalla squadra della sua città nell’incrocio tra avversarie di grande tradizione. Dopo 2 pareggi gli emiliani incassano un altro stop casalingo (il 3° in stagione) per mano del Pescara che viceversa blinda la porta per la terza volta nelle ultime trasferte: un filotto immacolato che Zeman non viveva dal 1995 dai tempi della Lazio. Quasi un’anomalia per l'allenatore boemo ora a -2 dalla vetta grazie al colpo di coda del 25enne uruguayano ex Palermo. Resta il problema del gol a Parma, piazza vincolata a metà classifica e senza l’apporto della coppia Calaiò-Ceravolo. Attenzione piuttosto al Pescara, variabile impazzita e gruppo dalle tante frecce nella rincorsa alla A.

CARPI-CESENA 2-1

3'  e 14' Jelenic (CA), 93' Brosco (CE)

Ritorno amaro per Castori al Cabassi, sua casa per tre anni e 129 panchine dove conquistò la storica promozione in Serie A. Esordiente al Manuzzi con i tre punti, l’allenatore del Cesena capitola dinanzi al Carpi trascinato da Jelenic: la doppietta in avvio del 24enne sloveno volta pagina per Calabro, allenatore che ritrova la vittoria a distanza di più di un mese. Va ritoccato inoltre il tabellino marcatori degli emiliani, in precedenza rincuorato esclusivamente dal tandem Mbakogu-Malcore. In casa romagnola riemergono piuttosto le difficoltà dell’era Camplone in chiave esterna: 5 ko in altrettanti incontri con 15 reti al passivo. Vano l'acuto tardivo di Brosco, ecco quindi che l’ultimo posto torna di stretta attualità.

BRESCIA-NOVARA 0-1

68' Di Mariano

Vittoria esterna di misura del Pescara così come del Novara, aggrappato nuovamente a Di Mariano già decisivo contro il Cittadella. Esordio sfortunato in panchina per Pasquale Marino, erede di Boscaglia che ha pagato a caro prezzo il 3-0 di Chiavari (seppure preceduto da 6 gare utili) ma soprattutto un rapporto mai decollato con Cellino. Secondo stop di fila per il Brescia, città originaria di Corini che tuttavia non fa sconti agli azzurri dove esordì tra i professionisti. Il guizzo del 21enne siciliano vale quindi il balzo del Novara a +3 nonché la prima delusione maturata al Rigamonti in questa stagione, passo falso archiviato dall'espulsione di Ferrante prima dell'assalto finale.

TERNANA-SPEZIA 4-2

1' Marilungo (S), 12' Granoche (S), 20' Albadoro (T), 35' Tremolada (T), 65' Angiulli (T), 88' Montalto (T)

Pazza Ternana al Liberati, identikit ormai fedele agli umbri di Pochesci dalla spiccata filosofia offensiva. Così matura la seconda vittoria in campionato, successo che prende forma sullo 0-2 dopo 12’ a favore dei liguri a segno con Marilungo e Granoche. L’ingresso di Carretta e lo spregiudicato 3-3-4 dell’allenatore rossoverde stravolge le sorti del match: Albadoro (3° gol) e Tremolada riacciuffano lo Spezia prima dell’intervallo, poi nella ripresa la magia di Angiulli e il solito Montalto (4 centri personali) archiviano un poker che rincuora la classifica della Ternana ora a braccetto con gli uomini di Gallo. Se i liguri alimentano il peggiore bottino realizzativo del torneo (6 centri totali) in attesa di Gilardino, il bilancio esterno parla solo di un punto in 5 trasferte.