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Palermo-Venezia 0-0, highlights: nessun gol al Barbera. Tedino in vetta con Bari e Parma

Serie B

Nessun gol nel big match della 17^ giornata di Serie B. I rosanero agganciano momentaneamente in vetta alla classifica Parma e Bari (impegnato domenica contro la Virtus Entella). La squadra di Inzaghi resta in 10 al 79' per l'espulsione di Domizzi

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PALERMO-VENEZIA 0-0 

Tabellino:

Palermo (3-5-1-1): Posavec; Dawidowicz, Struna, Szyminski; Rispoli, Gnahorè (69' La Gumina), Jajalo, Murawski, Aleesami (85' Embalo); Coronado; Trajkovski

Venezia (3-5-2): Audero; Domizzi, Modolo (24' Bruscagin), Andelkovic; Zampano, Falzerano (46' Falzerano), Bentivoglio, Pinato, Del Grosso; Moreo (78' Zigoni), Geijo

Ammoniti: Murawski (P), Bentivoglio (V), Dawidowicz (P), Jajalo (P)

 

Nonostante sia il 2 dicembre, Palermo è insolitamente più fredda del solito. E l’auspicio di chi si è recato al Barbera per assistere a Palermo-Venezia, è che sia la partita a riscaldare gli animi. I rosanero devono fare a meno dal primo minuto di Nestorovski, Tedino si affida dunque a Trajkovski con alle spalle Coronado. Consueto 3-5-2 per Inzaghi, che deve far fronte a una partenza intensa dei padroni di casa; il Palermo alza la pressione e chiude inizialmente il Venezia, Coronado è uno dei più attivi: una sua conclusione al 4’ viene ribattuta dalla difesa. Gli ospiti però, prese le misure, concedono poco e niente alla squadra di Tedino; viene fuori la natura delle due squadre, le prime due difese del campionato con 14 (il Venezia) e 15 (il Palermo) gol subiti. La prima importante occasione della partita arriva per gli ospiti, sugli sviluppi di un calcio piazzato: la punizione di Del Grosso al 22’ trova la testa di Modolo che colpisce e manda alto di poco. Il difensore centrale uscirà poco dopo per un problema fisico. Al 25’ un sussulto del Palermo: coast to coast di Coronado che imbecca Gnahore: il francese segna, ma è in posizione irregolare e il gol viene annullato. Il Venezia difende molto bene e concede soltanto conclusioni dalla distanza: prima ci prova Aleesami al 29’, ma il suo destro è alto; al 34’ tocca ancora a Gnahore, ma la sua gran botta finisce di poco a lato; nemmeno un minuto dopo è il turno di Trajkovski, con Audero che si fa trovare pronto sulla conclusione potente ma centrale del macedone. In mezzo, un’opportunità anche per il Venezia, che si rende pericoloso con una combinazione in area avversaria tra i due attaccanti Geijo e Moreo: è Struna a salvare tutto. Il primo tempo finisce senza altre emozioni: la manovra lenta e articolata del Palermo non impensierisce più di tanto un ottimo Venezia.

Il secondo tempo cominicia e prosegue sulla falsa riga del primo: il Venezia continua a difendersi in maniera ordinata e impeccabile, le occasioni per il Palermo latitano: al 54’ ci prova Jajalo, ancora da fuori area sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma la palla non centra lo specchio della porta. Poco più di un minuto dopo finalmente si vede una bella combinazione in area del Venezia: Trajkovski e Coronado scambiano e quest’ultimo va alla conclusione, Audero però si fa trovare pronto. È un momento positivo per i rosanero, che provano a crescere d’intensità con Gnahore, che ci prova con un sinistro a giro al limite dell’area: la palla non esce di molto. Ma è ancora troppo poco per impensierire davvero la squadra di Inzaghi, che ci prova su calcio di punizione al 66’: il tiro di Bentivoglio finisce fuori non lontano dalla porta difesa da Posavec. Due minuti dopo, Tedino si gioca il tutto per tutto e manda in campo La Gumina: Nestorovski non è evidentemente in grado di giocare neanche un minuto, la scelta quindi ricade sul giovane classe ’96 che però non incide più di tanto nel nuovo assetto tattico disegnato dal suo allenatore, un 3-5-2 molto offensivo. All’80’ il Venezia resta in dieci: ad essere espulso è il capitano Maurizio Domizzi, che rimedia un doppio giallo nel giro di pochi secondi. Ineccepibile il primo, per un fallo netto; ingenuo il secondo, per proteste nei confronti del direttore di gara. Nonostante la superiorità numerica però il Palermo non riesce ad andare vicino al vantaggio: anzi, paradossalmente è ancora il Venezia a mettere paura a Posavec con una conclusione deviata di Pinato sulla quale Posavec è reattivo. Tra i padroni di casa entra anche Embalo per l’assalto finale: è proprio il giocatore guineense a colpire al volo e ad esaltare il solito Audero, che chiude la saracinesca con un’altra grande parata. L’assedio del Palermo nei 5 minuti di recupero non produce effetti: al Renzo Barbera termina 0-0 e, visto l’andamento della partita, non poteva che finire così.