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Cesena, Castori: "Era importante muovere la classifica, non potevamo perdere uno scontro diretto"

Serie B

Le parole dell’allenatore bianconero dopo il rocambolesco pareggio arrivato in extremis sul campo dell’Avellino: "Partita combattuta, il vento ha condizionato la qualità del gioco. Contento per la reazione dopo il gol subìto al 90’, era uno scontro diretto e non potevamo permetterci di uscire sconfitti"

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Emozioni improvvise per un risultato rocambolesco. Finale thrilling allo stadio Partenio, dove nei minuti di recupero Avellino e Cesena hanno dato vita ad un avvincente botta e risposta: prima il vantaggio della squadra campana grazie al rigore di Moretti al novantesimo, poi, a tempo quasi scaduto, la zampata di Daniele Cacia a regalare un punto d’oro al Cesena. Soddisfatto per la reazione dei suoi dopo lo svantaggio inaspettato Fabrizio Castori, che al termine della gara ha parlato così in conferenza stampa. "Quella di oggi è stata una partita non bellissima, ma molto combattuta. Devo dire che a condizionarla è stato anche il vento – ha detto l’allenatore del Cesena -, che ha inciso parecchio sulla qualità del gioco. Entrambe le squadre non hanno avuto grosse occasioni da gol, a parte il palo colpito da Ardemagni nella prima frazione di gioco. Poi, all’improvviso, è arrivato quel rigore per loro al 90’: senza quell’episodio, con ogni probabilità la partita sarebbe rimasta sullo 0-0. E sarebbe stato anche giusto così. Ma poi i miei ragazzi sono stati bravi a rispondere, rimettendo in piedi la gara quando ormai sembrava finita".

Importante muovere la classifica, non potevamo perdere uno scontro diretto

Un punto importante per la classifica, dove il Cesena rimane un punto sopra la zona playout. "Lo ripeto, non è stata una bella partita, ma il punto conquistato mi lascia soddisfatto perché era davvero importante muovere la classifica. Ed era assolutamente importante non perdere oggi – ha aggiunto Castori -, perché questa gara era un vero e proprio scontro diretto per la salvezza. L’Avellino ha fatto di più? Nel calcio non si vince ai punti, in altre occasioni anche noi abbiamo conquistato molto meno di quello che avremmo meritato. Fa parte di questo gioco”. A regalare una gioia al Cesena è stato Daniele Cacia, che proprio nell’Avellino ha una delle sue vittime preferite: “A dire il vero non ero a conoscenza di questo fattore – ha concluso l’allenatore bianconero -, quando ho deciso di mettere in campo Cacia l’ho fatto perché ero convinto che con il passare dei minuti si sarebbero aperti spazi interessanti. Lui è un attaccante in grado di vedere la porta come pochi, lo ha dimostrato ancora una volta".