Frosinone, Longo: "Tutti uniti per ritrovarci"
Serie BL’allenatore: "Sono stati fatti dei ragionamenti che portano ad avere obiettività e equilibrio. Stiamo provando e preparando qualche cambiamento, ci sarà l’opportunità di provare qualcosa di diverso. Ma quando è la testa a dover subire il cambiamento più grande non sono i moduli a incidere"
Vigilia di partita anche in casa Frosinone, la squadra di Moreno Longo vuole tornare a vincere per non perdere altri punti nella corsa alle primissime posizioni in classifica e la promozione diretta in Serie A. L’allenatore ha fatto il punto sulla squadra in conferenza stampa, parlando anche del momento del gruppo: "E’ normale che da parte nostra ci sia tutta l’attenzione per cercare di analizzare questo momento di flessione. Sono stati fatti dei ragionamenti che portano ad avere obiettività e equilibrio: se mi riferisco alla partita col Perugia, giocata a fine febbraio, e dove prima dell’espulsione di Soddimo il Frosinone stava giocando la miglior partita della stagione come da più parti è stato detto, credo che in meno di un mese non si possa diventare l’esatto contrario. Dopo la partita di Palermo la squadra ha comunque perso qualche certezza che non ha permesso di sviluppare quello che solitamente riusciva a fare sotto il profilo del gioco, della fluidità. Sotto questo aspetto penso che dobbiamo ritrovare la scintilla che ci faccia rimettere in carreggiata, esattamente come la gara di Palermo ci ha tolto quella sicurezza che aveva prima. Dobbiamo essere bravi noi a ritrovare velocemente questa convinzione e sicurezza che il Frosinone non può aver perso".
"Cambiamenti li stiamo provando e preparando - ha aggiunto Longo - eventualmente ci sarà l’opportunità di provare qualcosa di diverso. Ma quando è la testa a dover subire il cambiamento più grande non credo che siano i moduli ad incidere e a dover fare la differenza. Bisogna ritrovare l’autostima. Nel calcio la testa conta più di ogni cosa. Non è una questione di interpreti ma di mentalità. Dobbiamo essere bravi a ritrovare il filo conduttore, lo spirito sbarazzino che ci aveva permesso di fare quello che avevamo fatto a lungo, per 16 giornate. Il nostro lavoro è pieno di dinamiche che cambiano, dobbiamo concentrarci a ritrovare una quella condizione mentale accettabile e positiva. Ci siamo posti anche la domanda sulla questione fisica: può esserci stata una flessione di prestazione ma nelle ultime due partite, nei secondi tempi si è giocato ad una porta sola con la squadra avversaria che è crollata sotto il profilo fisico anche se poi è mancata la stoccata da parte nostra. Poi è normale che nei singoli giocatori c’è chi può stare meglio di un altro ma la nostra condizione non credo sia un problema".