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Reggina, Zeman: "Sogniamo 1o successo fuori casa"

Serie C - Lega Pro
Karel Zeman, allenatore della Reggina (La Presse)

Così l’allenatore in conferenza stampa: "Il Cosenza all'andata doveva dominare e invece non ha fatto un tiro in porta. Da parte nostra c'è la voglia di fare bene, anche se ho alcuni calciatori un po’ acciaccati anche tra i titolari"

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A due giorni dalla partita contro il Cosenza, valida per la venticinquesima giornata del girone C di Lega Pro, continuano le riflessioni di Karel Zeman. L’allenatore della Reggina lavora sul campo per preparare la prossima gara. Gli amaranto sono reduci dal pareggio per 0-0 contro il Monopoli nell’ultimo turno e vogliono tornare a conquistare i tre punti che mancano dallo scorso 29 dicembre. Sono 22 i punti in classifica dei calabresi, l’obiettivo è quello di allontanarsi ancora dalla zona playout nel derby di lunedì sera. Intanto Zeman ha parlato in conferenza stampa e ha sottolineato le difficoltà di formazione dovute ai giocatori infortunati o alle condizioni non eccellenti di alcuni titolari. Queste le parole dell’allenatore degli amaranto.

"E’ da tanto tempo che proviamo a vincere una partita fuori casa - ha detto Zeman - ora sogniamo il primo successo della stagione. E’ chiaro anche che abbiamo avuto occasioni più facili e non ci siamo riusciti. Il Cosenza è più forte di noi? Anche all'andata dovevano dominare e invece non hanno fatto un tiro in porta. Da parte nostra c'è la voglia di fare bene, anche se ho alcuni calciatori un po’ acciaccati anche tra i soliti titolari e sinceramente spero di recuperarli tutti, anche se non saranno al meglio potranno comunque darci una mano. In settimana, poi, siamo andati male anche nel testo contro la Cittanovese (perso 2-0, ndr): vogliamo riscattarci al più presto".

Inoltre, sul momento del gruppo, Zeman aggiunge: "Sapevo che Knudsen aveva delle qualità importanti e infatti quando lo facevo entrare tutti si domandavano il perché. La stessa cosa vale anche per Bianchimano; mi auguro solo che non si faccia come con Tripicchio, che dopo il gol si parlava di lui come di un salvatore della patria. Da chi mi aspettavo di più? Indubbiamente da Tommasone. Secondo me se il Cosenza aggiunge un attaccante deve necessariamente scalare dietro con Statella e Cavallaro. Loro comunque in casa più vulnerabili perché si scoprono un po’ di più. Noi possiamo usare anche moduli diversi, abbiamo provato anche altro e sarebbe anche il momento di far vedere qualcosa di nuovo; la squadra però ha dato prova di non essere a suo agio e non ci sono le condizioni per ora le condizioni per cambiare", ha concluso l’allenatore amaranto.