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Calciomercato, Van Persie torna al Feyenoord: attesa la firma

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L'attaccante olandese risolverà il suo contratto con il Fenerbahce e tornerà dopo 14 anni nella squadra con cui ha debuttato nel grande calcio. Anni di gol e trofei, ora il nuovo accordo fino al 2019

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Rotterdam riabbraccia il suo campione. La città olandese e in particolare il Feyenoord sono pronti infatti a riaccogliere Robin van Persie. Un ritorno atteso 14 anni e che si sta ora perfezionando con il Fenerbahce, attuale squadra del giocatore classe '83 che a breve rescinderà il suo contratto per firmarne uno nuovo con i biancorossi fino al 2019. "Non è tutto fatto, ma sembra che la trattativa stia andando nella giusta direzione" afferma un portavoce del club campione d'Olanda in carica. Intanto van Persie si allena duramente in patria, seguendo un programma speciale e potrebbe svolgere le visite mediche nei prossimi giorni, in tempo per essere convocato per il grande classico dell'Eredivisie: la sfida contro l'Ajax del 21 gennaio. L'attaccante non è infortunato ma gli manca il ritmo partita visto che non gioca da quasi 5 mesi. In attesa di concludere l'accordo van Persie ha passato 14 anni lontano da casa, stagioni in cui la punta ha mostrato il suo talento a tutto il mondo, segnando 226 gol e portando a casa 4 trofei, oltre a una serie di premi individuali. Intanto è anche diventato il miglior cannoniere di tutti i tempi con la Nazionale olandese, superando Kluivert e arrivando a quota 50 reti nel match dell'ottobre 2015 contro la Repubblica Ceca.

    

L'esordio da predestinato e i gol in Inghilterra

Era stato proprio in Olanda che Wenger si era, calcisticamente parlando, innamorato di van Persie. Il centravanti, cresciuto nelle giovanili dell'Excelsior, si trasferì al Feyenoord ed è con i biancorossi che debuttò ad appena 17 anni e 6 mesi, prima di firmare il suo primo contratto professionistico. Alla prima stagione contribuì alla vittoria della Coppa Uefa, ottenuta ai danni del Borussia Dortmund, e fu nominato talento dell'anno dell'Eredivisie. Poi altri due anni con la stessa maglia, qualche frizione con l'allenatore van Marwijk e un po' di alti e bassi a causa anche della posizione in campo, troppo arretrata rispetto alle sue caratteristiche. Nell'estate 2004, dopo 21 reti in 76 presenze, arrivò il trasferimento in Inghilterra, all'Arsenal, dove van Persie cominciò a carburare in termini di gol e a far impazzire i tifosi Gunners. Una finale di Champions persa contro il Barcellona, poi la consacrazione da prima punta e tanti, tantissimi gol. Chiuse la stagione 2011-12 da capocannoniere della Premier con 30 centri. Qui decise di chiudere la sua esperienza a Londra. Non rinnovò il contratto con l'Arsenal e passò ai rivali del Manchester United. I tifosi dei Gunners naturalmente non la prensero bene, ma van Persie continuò a fare in modo impeccabile il suo lavoro. Al primo anno da giocatore dello United si proclamò nuovamente capocannoniere, aiutando la squadra a vincere la Premier League. Da lì in poi gli infortuni hanno cominciato a tormentarlo e nel 2015 ha deciso di intraprendere un'avventura meno impegnativa, quella turca con la maglia del Fenerbahce, dove non ha brillato come un tempo e ha perso la Nazionale. Ora per l'attaccante è arrivato il momento di tornare a casa. Chissà se i suoi tifosi gli riserveranno la stessa accoglienza che trovò ad Istanbul.