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Atalanta, Ilicic: "Barrow mi ricorda il Dybala di Palermo, diamogli però il tempo di crescere"

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Il giocatore sloveno ha parlato del giovane compagno di squadra, sottolineando come gli ricordi il Dybala di Palermo: "Diamogli però il tempo di crescere, non contano solo i gol"

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Undici gol nella scorsa serie A, quindici contando anche l'Europa League. E’ bastata una stagione a Josip Ilicic per prendersi l'Atalanta, ritagliandosi un ruolo rilevante all'interno dello scacchiere di Gasperini. Lo sloveno però non ha nessuna voglia di fermarsi, assumendosi quelle responsabilità per le quali non si è mai tirato indietro: "Le pressioni e le responsabilità me le prendo sempre, questo è certo – le parole di Ilicic alla Gazzetta dello Sport – sono un tipo di calciatore che non ama tirarsi indietro nei momenti importanti. Zapata? È forte, un attaccante che sa il fatto suo. Speriamo si cali velocemente nella nuova realtà, aiutandoci a raggiungere i nostri obiettivi. In attacco siamo tanti, ci sono anche Barrow, Petagna, Cornelius. Avremo molti impegni, ci sarà bisogno di tutti. Per quanto riguarda Musa, mi ricorda il Dybala di Palermo. Paulo si vedeva che aveva grande qualità, anche se così giovane. Musa è lo stesso, ma deve crescere, diamogli tempo, non contano solo i gol. Ha la possibilità di diventare un campione o di perdersi. Dipenderà da lui, se avrà voglia di ascoltare e di continuare a impegnarsi come sta facendo ora".

Da Gasperini alla… Croazia

Un rapporto, quello con Gasperini, iniziato ai tempi di Palermo, dove però Ilicic non aveva svolto la preparazione: "Allora come oggi, il mister aveva una idea molto precisa di calcio offensivo e la grande capacità di motivare i giocatori. Per quanto mi riguarda, posso giocare dovunque. Ho addirittura fatto anche il terzino in passato, mi manca solo un ruolo: portiere. Passaporto croato? Sono orgoglioso di giocare per il paese dove sono cresciuto, per questo ho rifiutato l’offerta della federazione croata. Non sono affatto sorpreso del fatto che siano in finale, si tratta di una squadra che gioca a memoria e che si conosce bene. È qualcosa di storico per tutto il paese, Modric e compagni non possono sbagliare. Sarà una partita equilibrata".

Effetto Ronaldo

Il giocatore sloveno poi si sofferma sull’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus: "Farà bene a tutto il calcio italiano, ma non credo che il campionato sia già segnato, almeno spero di no. Europa League? Non sono affatto preoccupato, tutti hanno capito che noi possiamo starci benissimo. Ci conoscono ormai, per questo sarà più difficile ma al tempo stesso più elettrizzante. Al mercato invece non ci penso, sto bene qui e penso ad arrivare a cento gol in serie A, sono a sessanta non manca moltissimo".