Il nuovo allenatore dell'Inter ha commentato le cessioni ancora da fare, i giocatori che non fanno parte del progetto e quelli che spera arrivino nei prossimi giorni, ma fanno parte di un'altra rosa: parole già sentite un decennio fa, quando Mou riuscì dopo le richieste di luglio a conquistare il Triplete
Dieci anni e dieci giorni dopo il copione sembra lo stesso. Un allenatore ambizioso che siede sulla panchina dell’Inter, la società che a metà luglio deve snellire la rosa, gli acquisti ancora da fare e le prospettive di acquistare grandi talenti che restano all’orizzonte senza concretizzarsi. L’allenatore portoghese, alla vigilia della cavalcata trionfale che portò l’Inter al Triplete, parlò in maniera chiara e schietta (come spesso accadeva) nella prima conferenza stampa della stagione; fissando alcuni punti fondamentali relativi al mercato, alla preparazione del gruppo e ai giocatori da portare in ritiro. Concetti ripresi in maniera speculare da Conte, che prima dell’amichevole con il Manchester United ha parlato di ritardi, di campioni da vendere e di una rosa da sfoltire per lavorare meglio. Come Mou, in un cerchio che si chiude anche quando si parla degli obiettivi di mercato ancora da raggiungere.
I giocatori in esubero sono un problema
José Mourinho, 10 luglio 2009: "Avere una rosa di 28 elementi è un problema, non mi piace avere tanti giocatori, si gioca 11 contro 11 e averne 28-30 non è positivo, non è bello avere in ritiro giocatori che non voglio e che sanno che non conto su di loro. Ci sono interessi economici e qualcuno preferisce stare in una squadra dove pure sa di non essere gradito, piuttosto che cercare una vita nuova altrove: come Jimenez".
Antonio Conte. 19 luglio 2019: "Icardi è fuori dal nostro progetto, il club è stato chiaro. E il fatto che Nainggolan sia qui non cambia nulla: tutto confermato, anche lui è out. Abbiamo necessità di snellire il gruppo, di creare un gruppo. Ho parlato molto chiaramente con la società, abbiamo la stessa visione e sono fiducioso”
I giocatori in esubero sono un problema
José Mourinho, 10 luglio 2009: “Avere una rosa di 28 elementi è un problema, non mi piace avere tanti giocatori, si gioca 11 contro 11 e averne 28-30 non è positivo, non è bello avere in ritiro giocatori che non voglio e che sanno che non conto su di loro. Ci sono interessi economici e qualcuno preferisce stare in una squadra dove pure sa di non essere gradito, piuttosto che cercare una vita nuova altrove: come Jimenez".
Antonio Conte. 19 luglio 2019: “Icardi è fuori dal nostro progetto, il club è stato chiaro. E il fatto che Nainggolan sia qui non cambia nulla: tutto confermato, anche lui è out. Abbiamo necessità di snellire il gruppo, di creare un gruppo. Ho parlato molto chiaramente con la società, abbiamo la stessa visione e sono fiducioso”
Ritardo nelle cessioni e progetti da rispettare
José Mourinho, 10 luglio 2009: “Quando abbiamo progettato questa stagione abbiamo pensato a otto giocatori da cedere e quattro da acquistare in ruoli ben precisi. Non c'è nessuna polemica, né critiche al mio club, anzi. Sono andati via solo quattro giocatori, tre in scadenza di contratto e uno in prestito, significa che il mercato ha portato zero euro alla cassaforte dell'Inter. Quando una società non fa soldi, il suo allenatore deve essere pragmatico e rispettoso della situazione”.
Antonio Conte, 19 luglio 2019: “Se devo essere onesto penso che siamo in ritardo sulla tabella di marcia che ci eravamo prefissati. Quindi dobbiamo accelerare: siamo stati molto chiari nel preparare un piano, sia in entrata che in uscita. E ad oggi, soprattutto con le cessioni, siamo in grande ritardo, visto che non è partito nessuno. Ci dobbiamo dare tutti un’accelerata e pensare che c’è tanta strada da fare e da affrontare in salita. L’importante è che le cose che abbiamo programmato vengano rispettate. Questo è un punto fondamentale”.
I miracoli non sono sempre alla portata
José Mourinho, 10 luglio 2009: “Adesso mi devo chiudere la bocca e lavorare con il potenziale che ho, con più voglia e più motivazione per dimenticare questo mercato. Posso lavorare di più, quello che invece non posso fare sono i miracoli, io non sono Merlino o Harry Potter”.
Antonio Conte, 7 luglio 2019: “Penso che l’Inter abbia una buona base di partenza, possiamo costruire qualcosa di importante. Dovrò dare un apporto importante, ma so che dobbiamo parlare poco e lavorare tanto. Per vincere i top player ci servono in campo, io non lo sono”.
Gli acquisti da fare: il trequartista nel 2009, la punta dieci anni dopo
José Mourinho, 10 luglio 2009: “Nedved? Non parlo di giocatori che non ho... Sarebbe perfetto avere un trequartista di qualità o un centrale, ma non possiamo avere una rosa di 40 elementi, né spendere sempre. Sono tranquillo, non sono arrabbiato, né deluso, ho una squadra, una rosa che non era quella dei miei sogni di due mesi fa”
Antonio Conte, 19 luglio 2009: "Lukaku? È un giocatore dello United. Lo conosco molto bene già dai tempi del Chelsea. Non vorrei soffermarmi su Lukaku per rispetto del Manchester United, ma è un giocatore che mi piace, lo sapete. Sarebbe importante per noi".