Il direttore sportivo rientrato dalla missione a Londra per provare a chiudere con il Chelsea l'operazione Giroud: per agevolare l'affare l'attaccante è disposto a rinunciare a 1 milione sull'ingaggio. Ausilio inoltre ha continuato a trattare con il Tottenham per Eriksen dopo l'apertura del danese al trasferimento a Milano: gli Spurs continuano a chiedere 20 milioni, il club nerazzurro - cha ha avanzato una prima offerta di 10 milioni - non vorrebbe superare i 15
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Terminata la missione inglese per Piero Ausilio. Il direttore sportivo dell'Inter è rientrato a Milano dopo essere partito nella mattinata di mercoledì in direzione Londra – come testimoniato dalle foto pubblicate da alcuni tifosi sui social – con l'obiettivo di lavorare alle trattative con il Chelsea per Giroud e con il Tottenham per Eriksen. Missione di mercato per i nerazzurri, arrivati ormai alla stretta finale per l'attaccante del Chelsea: dopo l'accordo raggiunto nei giorni scorsi con l'entourage del francese, l'obiettivo Ausilio ha provato a limare le ultime distanze con il club inglese: i Blues continuano a chiedere 5 milioni più 1 di bonus, mentre l'Inter non vuole andare oltre l'offerta di 4 milioni più 1. Giroud, in ogni caso, ha mostrato tutta la sua volontà di trasferirsi in nerazzurro: per agevolare l'operazione, l'attaccante è anche disposto a rinunciare a 1 milione nei 2 anni e mezzo di contratto con il club del presidente Zhang. La definizione dell'affare, in ogni caso, slitta anche per il ritardo nella cessione di Politano alla Roma.
Si tratta per Eriksen
Giroud ma non solo, perché la presenza di Ausilio in Inghilterra è servita anche per portare avanti la trattativa con il Tottenham per l'arrivo già a gennaio a Milano di Christian Eriksen. Il ds ha di fatto certificato il benestare del centrocampista danese all'offerta contrattuale presentata al suo agente dall'Inter. L'Inter ha avanzato una prima offerta di 10 milioni, gli Spurs continuano a chiederne 20 per privarsi del giocatore che andrà in scadenza di contratto nel giugno 2020. Bisogna limare questa distanza: i nerazzurri non vorrebbero andare oltre i 15. Gli intermediari sono al lavoro per provare a ridurre questa forbice.