Milan, Florenzi si presenta: "Darò tutto. Roma? Ha scelto due anni fa, ho messo un punto"
MILAN
Annunciato in mattinata dal Milan, Alessandro Florenzi si è presentato in conferenza: "Mi hanno voluto molto, sono a disposizione e posso giocare ovunque". Sul primo impatto: "Qui c'è energia positiva, sappiamo dove può portare". Importante la figura di Maldini: "Ho avuto la stessa sensazione di quando incontrai Totti e De Rossi". E sull'addio alla Roma: "Hanno scelto due anni fa, non credo sia stata solo una scelta tecnica. L'ho accettata a malincuore"
FINISCE QUI LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE AL MILAN DI ALESSANDRO FLORENZI
Sei andato via dalla Roma: perché?
"Penso di non saperlo. Sento che non è solo una questione tecnica"
Cosa pensi di dare per carisma e cosa pensi di prendere dal Milan?
"Il carisma te lo danno gli atteggiamenti: se gli altri lo vedono in te, ti seguono. Io porterò la mia esperienza personale, anche da capitano della Roma, ma secondo me in alcuni ambienti non c'è bisogno di portare la fascia al braccio per sentirsi un capitano"
Ti senti più forte al ritorno in Italia?
"L'anno scorso ho fatto una buona stagione col Psg, volevamo vincere anche campionato e Champions ma non ci siamo riusciti. Io voglio migliorare dall'anno scorso, non dalle stagioni precedenti, ed è ciò che intendo fare"
Quanto ti stuzzica la concorrenza con Calabria?
"E' una bella sensazione, perché Davide è forte. Ci sono molte partite, il mister sceglierà chi può dargli di più. Sicuramente la concorrenza stimolerà entrambi, è normale che ci sia perché questa è una squadra forte. Ci sono tante complicanze in una stagione, serve avere 22 giocatori pronti. Il lavoro e l'impegno devono essere al massimo"
Sei pronto per scendere in campo?
"Non sono pronto per i 90 minuti, ma deciderà il mister. Mi sono allenato diversamente nell'ultimissimo periodo, quindi mi servirà un po' di tempo per essere pronto"
Dove ti piace giocare di più in campo?
"A me piace giocare, io amo il calcio. E' una passione che è diventata il lavoro più bello del mondo. Non fa differenza per me dove giocare"
Quali saranno le tue emozioni a San Siro coi tifosi?
"Dopo un anno e mezzo senza di loro, ritrovarli è sicuramente bello ed emozionante. Non vediamo l'ora di scendere in campo e di dare un'unità a questo Milan"
Ritrovi Romagnoli dopo la Roma, avete già parlato?
"Sì, ma questi giorni per me sono un po' un caos. Avremo modo di chiacchierare, intanto siamo già proiettati verso lunedì. A parlare sicuramente sarà il campo a partire dalla prima giornata"
Cosa ti è rimasto degli Europei?
"Mi ha lasciato 26 fratelli, questo siamo stati. Dal primo giorno abbiamo pensato di vincere l'Europeo. Raramente mi era capitato di passare insieme 50 giorni senza nemmeno una discussione: ci siamo capiti l'un l'altro, ci ha dato consapevolezza e alla fine l'abbiamo dimostrato. E' venuta fuori una cosa bellissima per tutta l'Italia"
Cosa prometti ai tifosi del Milan?
"Posso dare ancora tanto, la società mi ha dato grande fiducia. Ho respirato "energia positiva" qui, sappiamo cosa può generare. Dovremo essere molto positivi e cercare di portare a casa il nostro obiettivo"
Come puoi aiutare il Milan in campo e nella mentalità?
"Porterò me stesso, ci sono tanti uomini qui che hanno fatto grande il club. E ci sono anche giovani, cresciuti e consapevoli di essere forti. Sicuramente sarà una squadra importante il Milan, dovremo farlo a partire dagli atteggiamenti anche quando non sei a Milanello. Occorre essere un professionista esemplare, anche a tavola ad esempio. Se andremo tutti dalla stessa parte, il Milan potrà dire la sua"
Il Milan può lottare per lo scudetto e la Champions? E temi la concorrenza in rosa?
"Se giochi in una squadra come questa devi avere la concorrenza, perché devi migliorarti e le partite sono tante. Ci sono sette squadre forti e tutte possono competere per qualcosa di importante. Pensiamo partita per partita, cercando di vincerle tutte: non sarà possibile ma nella testa dobbiamo crederci, con le nostre idee. Questo è il nostro obiettivo"
Hai definito Maldini e Totti gli intoccabili. E Massara?
"Massara mi conosce da quando sono piccolo, mi ha visto crescere. Quando ho visto Paolo è stata una bella emozione, lui è stato poi fenomenale nel rendere normale la nostra conversazione. Ho avuto la stessa sensazione di quando ho incontrato per la prima volta Totti e De Rossi"
"Massara mi conosce da quando sono piccolo, mi ha visto crescere. Quando ho visto Paolo è stata una bella emozione, lui è stato poi fenomenale nel rendere normale la nostra conversazione. Ho avuto la stessa sensazione di quando ho incontrato per la prima volta Totti e De Rossi"
Pioli e il Milan ricalcano l'Italia di Mancini?
"Ciò che li accomuna sono i giovani in squadra di grande qualità. Secondo me si assomigliano poco, ma Pioli l'ho visto solo oggi. Sicuramente il mister è molto preparato e presente, sono due modi diversi di giocare ma questo non significa che uno sia vincente e l'altro meno"
Che campionato ti aspetti?
"Potrebbe essere la Serie A più bella degli ultimi anni, ci sono sette grandi squadre e altrettanti allenatori. Cercheremo di dire la nostra con umiltà e determinazione. Sarà un campionato giocato sui dettagli: dovremo essere preparati a vincere già da lunedì"
Perché le tue squadre precedenti e soprattutto la Roma non hanno più puntato su di te?
"Il Valencia mi fece da parte per motivi economici. Il Psg ha preso Hakimi al mio posto, la Roma ha scelto due anni fa: si è trattato di una scelta, secondo me non tecnica. Io l'ho accettata a malincuore. Non è una sfiducia nei confronti del giocatore, io ho messo un ennesimo punto sulla Roma. Per quello che mi riguarda farò parlare il campo"
Sei campione d'Europa con l'Italia, quanta voglia di rivincita hai nei confronti di altre squadre?
"Nessuna. Il Milan mi ha voluto perché sa che posso supportare i ragazzi. Io sento di poter fare bene, sicuramente darò tutto me stesso. Ci sono squadre che fanno le loro scelte: è accaduto con Valencia e Psg, la Roma ha deciso di mettermi da parte ma credo che la scelta fosse stata fatta un paio di anni fa. La scelta l'ho accettata a malincuore: tutti sanno che sono tifoso della Roma, non è un segreto, ma ora sono qui con una società che ha fiducia in me ed è la cosa più importante. Avevo bisogno proprio di questo: allenatore e società che credessero in me"
"Nessuna. Il Milan mi ha voluto perché sa che posso supportare i ragazzi. Io sento di poter fare bene, sicuramente darò tutto me stesso. Ci sono squadre che fanno le loro scelte: è accaduto con Valencia e Psg, la Roma ha deciso di mettermi da parte ma credo che la scelta fosse stata fatta un paio di anni fa. La scelta l'ho accettata a malincuore: tutti sanno che sono tifoso della Roma, non è un segreto, ma ora sono qui con una società che ha fiducia in me ed è la cosa più importante. Avevo bisogno proprio di questo: allenatore e società che credessero in me"
C'erano altre squadre interessate a te? Ti dispiace non aver incrociato Messi al Psg?
"Fino a quando si vive, si impara. Sono stato abituato a rubare con l'occhio, lo farò anche qui al Milan. Il Psg ha fatto un dream team, nel mio ruolo ha preso un giocatore fortissimo. E ci sono scelte tecniche che non vanno commentate. Il Milan mi ha voluto di più, ma ce n'erano altre..."
Nel sistema di Pioli puoi giocare più avanzato?
"Il mister mi conosce bene, io sono a disposizione per giocare dove serve senza problemi. Ho caratteristiche che possono sposarsi bene con le scelte di Pioli, starà a me mettere in difficoltà l'allenatore ogni settimana"