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Conte: "La voglia di allenare c'è ancora. Ma niente ansia, attendo un progetto serio"

Calciomercato

Premiato ad Arezzo con il 'Timone d'oro', Antonio Conte ha parlato del suo futuro e non solo: "La voglia di allenare c'è sempre e la passione non tramonta mai, ma non ho l'ansia di trovare una panchina. Se ci sarà un progetto serio lo prenderò in considerazione, in Italia o all'estero. Complimenti all'Inter, ha fatto qualcosa di straordinario ed ero sicuro che il City avrebbe sofferto. Brave anche Roma e Fiorentina: il calcio italiano è in crescita e dobbiamo continuare su questa strada"

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Idee chiare, come sempre. Tanta voglia di ripartire, ma solo alle giuste condizioni: dopo la fine dell'esperienza al Tottenham, Antonio Conte attende di affrontare una nuova avventura in panchina. Intervenuto in conferenza stampa ad Arezzo, dove ha ricevuto il premio 'Timone d'oro', l'ex allenatore dell'Inter ha parlato del suo futuro: "La voglia di allenare c'è sempre - ha detto Conte -, la passione non tramonta mai. Se succedesse, dovrei guardarmi dentro e pensare di non fare più questo mestiere. Ma al momento non ho l'ansia di cercare una panchina: dovesse capitare qualcosa di importante e di serio la prenderei in esame, sia in Italia che all'estero".

"Al Tottenham esperienza bellissima, ma non potevo accontentarmi"

L'allenatore è poi tornato sull'ultima esperienza al Tottenham, terminata a fine marzo dopo l'eliminazione agli ottavi di Champions contro il Milan e una serie di risultati non troppo positivi in campionato, che hanno portato alla conseguente rottura con lo spogliatoio. "Ci sono state cose positive e altre meno - ha proseguito Conte -, ma abbiamo fatto il massimo dando tutto quello che avevamo e l'esperienza è stata bellissima. Sono arrivato con la squadra all'ottavo/nono posto e ci siamo qualificati in Champions. Poi quest'anno, con la squadra quarta, ho deciso che le nostre strade si dovevano separare perché molti si accontentavano del percorso fatto fino a quel momento".

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"Inter straordinaria, ero sicuro che il City avrebbe sofferto. Il calcio italiano non è in crisi"

In chiusura Conte ha parlato della grande prestazione in finale di Champions contro il Manchester City della sua ex squadra, l'Inter. "Innanzitutto faccio i complimenti all'Inter, che ha fatto qualcosa di straordinario. Grandissimi meriti vanno ai giocatori, all'allenatore e al club. Lo stesso vale per la Roma e la Fiorentina. Guardiola ha detto che noi italiani ci facciamo del male da soli, bistrattando il nostro calcio: sono d'accordo e penso che gli allenatori siano molto bravi, considerando che siamo sempre a studiare. Le squadre italiane quest'anno in Europa hanno dimostrato che non siamo lontani dagli altri. Ero sicuro al 200% che il Manchester City avrebbe sofferto contro l'Inter: quando affronti squadre preparate non è mai semplice e il City ha sentito il peso di essere favorito. Aver dimostrato di poter competere con le big d'Europa dimostra che il calcio italiano non è in crisi: dobbiamo continuare su questa strada, intanto tantissimi complimenti a Inter, Roma e Fiorentina". Infine un pensiero su Lukaku: "I 30 minuti in cui è entrato Romelu sono coincisi con il momento della gara in cui l'Inter è stata più pericolosa. Mettere un giocatore della sua forza può incidere sempre. Quest'anno ha avuto problemi fisici - ha concluso Conte -, ma il suo valore non si può mettere in dubbio". 

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