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Juventus, Vlahovic esulta come Dybala quando aveva rifiutato lo scambio con Lukaku

coincidenza?

Vanni Spinella

Era il 3 agosto di quattro anni fa quando Lukaku fu un giocatore della Juventus… per un giorno. Accordo trovato con il Manchester United, ma affare poi sfumato perché Dybala rifiutò di accasarsi ai Red Devils. Qualche giorno dopo, la Joya segnò in amichevole ed esultò mostrando il nome sulla maglia: proprio come Vlahovic, oggi coinvolto in un nuovo scambio che porterebbe Lukaku in bianconero

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Lukaku è già stato un giocatore della Juventus. Accadde nell’agosto del 2019, quando fu bianconero per un giorno. A svelarlo fu, tempo dopo, proprio il suo agente dell’epoca, Federico Pastorello, che raccontò perché saltò il passaggio del belga dal Manchester United alla Juve.

Un passaggio legato a uno scambio, con Paulo Dybala, pedina richiesta dai Red Devils per cedere Lukaku. “Dybala si rifiutò di andare a Manchester United”, raccontò Pastorello, e così se il 3 agosto 2019 Lukaku pareva già della Juve, il giorno dopo l’Inter – su consiglio di Antonio Conte, che lo voleva fortemente – si gettò su di lui, arrivando alla firma l’8 agosto.

Quante coincidenze con il caso Vlahovic

Uno scambio in ballo, un club inglese (ieri lo United, oggi il Chelsea) che vuole liberarsi di Lukaku, una pedina di scambio che forse “pedina” non vuole essere: vi ricorda qualcosa? Le coincidenze con il “caso Vlahovic” di oggi sono parecchie, e a queste si aggiunge anche l’esultanza dell’attaccante serbo dopo il gol in amichevole al Real Madrid. Identica a quella di Dybala nel 2019, qualche giorno dopo il suo “no” allo United, quando aveva ormai deciso di restare alla Juve, lo scambio con Lukaku era già saltato e il belga si era già vestito di nerazzurro.  Nome e numero ben in vista, una doppia dichiarazione d’appartenenza: io resto qui – appartengo a questa maglia –, ma anche questa maglia mi appartiene. Questo numero, nel caso specifico di Vlahovic, che dopo il gol nell’amichevole contro il Real Madrid ha voluto ribadire anche su Instagram di sentirsi il “9” di questa Juventus, quasi a voler allontanare l’ingombrante ombra di Lukaku che se ne vorrebbe appropriare. Dybala, come detto, se ne era già liberato. Motivo per cui la sua esultanza dell’epoca, dopo un gol decisivo in amichevole contro la Triestina (era il 17 agosto 2019), suonò come un “io sono rimasto qui, questa maglia è mia”. Vlahovic, forse, ha voluto lanciare un segnale…