Non ci sono ancora tutte le premesse per l'acquisto di Matija Popovic da parte del Milan. Il trequartista classe 2006 è da ieri a Milano e il suo arrivo, organizzato indipendentemente dal diretto interessato senza il via libera della società, ha irritato la dirigenza rossonera. L'affare non è sfumato, ma il Milan sta riflettendo se occupare subito lo slot da extracomunitario a disposizione. C'è discussione anche per quanto riguarda le commissioni del suo entourage
Popovic-Milan è fatta, anzi no. I rossoneri sembravano vicinissimi alla firma del talento serbo del 2006, appena svincolatosi dal Partizan Belgrado e pronto a trasferirsi a parametro zero a Milano, tanto da arrivare in città martedì 9 gennaio. Proprio questa mossa, organizzata dal giocatore e dall'entourage senza che fosse una scelta concordata col Milan, ha indispettito la dirigenza rossonera. Una strategia per mettere pressione al club, che a questo punto però rischia anche di provocare l'effetto inverso.
Il nodo sulle commissioni e sullo slot da extracomunitario
Ci sono però altri due aspetti che stanno frenando il Milan nell'arrivare alla fumata bianca. Il primo riguarderebbe le commissioni richieste dagli agenti del trequartista, il secondo l'occupazione dello slot da extracomunitario a disposizione della società. Il Milan è alla ricerca di un altro difensore e sta sondando anche diverse piste per un attaccante, perciò non vorrebbe precludersi delle possibilità già al 10 gennaio. L'affare non è sfumato, ma al tempo stesso si è complicato: i nodi da risolvere sono ancora diversi.