Giro Padania, tappa a Basso. Sabato si "contropedala"

Ciclismo
La locandina delle manifestazioni di protesta contro il Giro della Padania (tratto da http://centrosocialebruno.blogspot.com/)
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Una dozzina di "disobbedienti" sono stati bloccati dalla forze dell'ordine a due chilometri dall'arrivo a Brentonico, dove ha trionfato Basso. Per la tappa conclusiva è stata organizzata una contropedalata per invitare i ciclisti a bloccare le ruote. FOTO

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Una dozzina di "disobbedienti", attivisti del Centro sociale Bruno di Trento, sono stati bloccati dalla forze dell'ordine a due chilometri dall'arrivo della tappa di oggi del Giro della Padania (vinta da Ivan Basso).

Circondati dalle forze dell'ordine nella boscaglia intorno alle 15.30, erano a 200-300 metri dalla strada statale 208, su cui era previsto il passaggio dei ciclisti e verso cui si stavano dirigendo. Sulla strada sono stati trovati uno striscione, che recita: "No Giro della Padania", con scritto accanto, sull'asfalto: "Benvenuti a Brentonico, merde'.

L'arrivo della corsa era previsto a San Valentino di Brentonico, a conclusione di quella che era una tappa alpina. Si trattava infatti di 175 chilometri, di cui un centinaio praticamente pianeggianti, ma gli ultimi tutti di montagna. Basso stacca tutti sull'arrivo in salita ai 1320 metri di San Valentino e vince la quarta tappa che segna anche una pausa nelle contestazioni alla corsa. Come nelle previsioni la quarta frazione è risultata decisiva per dare un nuovo volto alla classifica generale  della prima edizione della gara voluta dall'Associazione Sportiva Monviso Venezia e dalla  S.C. Alfredo Binda.  La gara si è decisa sulla salita finale, da Avio a San Valentino di Brentonico, quattordici chilometri di salita vera che hanno permesso a Ivan Basso, Domenico Pozzovivo e Francesco Masciarelli di staccare tutti gli avversari nella prima parte. A meno sette chilometri dall'arrivo si stacca Pozzovivo dopo una progressione di Basso.

A 4500 metri dall'arrivo il varesino della Liquigas accelera ancora e resta solo al comando. Gli ultimi chilometri sono per lui una cavalcata solitaria che lo portano a vincere con 52" di vantaggio sul tricolore Giovanni Visconti.

La protesta continua - Contro-pedalata antagonista e croci bianche, domani alla partenza della 5/a tappa del Giro della Padania e lungo il percorso, in Trentino. Sono annunciate per contestare la corsa da più parti. La contro-pedalata è stata organizzata dal centro sociale Bruno di Trento, che invita a disturbare "il giro dell'intolleranza" e si attende di riuscire a portare a Rovereto domattina oltre un centinaio di partecipanti. "Porta con te una bicicletta e tanta indignazione" è l'appello che campeggia sul volantino, sotto lo slogan : "Manifestazione e critical mass", a sottolineare anche l'intento pacifico degli organizzatori nel tentare di bloccare la corsa, che definiscono la gara di sapore propagandistico.

Alla protesta, convocata dalle 8, mentre la partenza della tappa e' fissata alle 11.50, hanno annunciato di aderire anche il Partito della rifondazione comunista del Trentino e una serie di comitati. Da Rovereto a Pian della Fugazze invece l'invito è a disegnare centinaia di croci bianche e a scrivere sulle strade:  "Ciclista fermati, non dare giro alla menzogna", per "i ciclisti che sceglieranno responsabilmente se passare sopra la memoria nazionale depositata tra queste montagne o bloccare le loro ruote", creando anche sit-in itineranti senza occupare suolo pubblico, a simulare transumanze. L'iniziativa parte da un artista, Alberto Peruffo, e punta a coinvolgere sia trentini che veneti.

NEWS: Prima tappa: striscioni e pomeliche - Seconda tappa: proteste e sberle - Terza tappa: altre proteste per strada