Milano-Sanremo, è l'ora: "Corsa dura o Mark Cavendish"

Ciclismo
Matthew Goss vince la Milano-Sanremo 2011
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Tra gli addetti ai lavori il pronostico è ristretto a queste due eventualità. A fare eco alle parole di Merckx anche i giudizi di Pozzato, ultimo italiano a vincere la classicissima, e Ivan Basso: "Non bisogna portare i velocisti sul traguardo". LE FOTO

Guida tv: così la Milano-Sanremo su Sky

di Matteo Veronese
e Alfredo Corallo

Corsa dura, o Mark Cavendish. Per gli addetti ai lavori non sembrano esserci troppe alternative per questa 103esima Milano-Sanremo. A fare eco alle parole di chi la Classicissima di Primavera la conosce meglio di tutti, avendola vinta 7 volte in ogni condizione possibile, sono tra gli altri Filippo Pozzato e Ivan Basso.

Il portacolori della Farnese Vini-Selle Italia è anche l'ultimo italiano ad aver tagliato il traguardo a braccia alzate, ormai 6 anni fa: "Si dice sempre che bisogna fare corsa dura per non portare i velocisti sul rettilineo finale ma poi finisce che te li ritrovi sempre lì... Con le squadre per le quali ho corso ci abbiamo provato ogni anno, poi è andato storto sempre qualcosa". Quest'anno con Filippo, rientrato incredibilmente dopo appena un mese dalla rottura della clavicola, ci sarà anche Oscar Gatto, capace al Giro del 2011 di conquistare una tappa in faccia a Contador con'azione da grande finisseur. "Ci proveremo anche stavolta, io e Oscar. I favoriti? Nibali, Cancellara... e Cavendish".

Proprio lo Squalo Nibali è il più "sponsorizzato" tra gli italiani, sia dai semplici appassionati come Fabio Capello che da illustri colleghi (e in questo caso compagni) come Ivan Basso, in ripresa dopo la disavventura alla Parigi-Nizza che lo ha costretto al ritiro: "Ma ora sto meglio, anche se la presenza al Giro di Catalogna è ancora da valutare". La Sanremo non è corsa adatta al due volte vincitore del Giro d'Italia e la corsa rosa è ancora lontana ("21 tappe, tutte importanti, sarebbe sbagliato indicarne una e snobbare le altre"), così Ivan veste i panni del gregario e lancia Vincenzo: "Lui è un campione, non sono certo io a scoprirlo e a dovergli suggerire come interpretare la gara. E' in grandissima condizione ma non è la sola punta della squadra. C'è Sagan - avete visto tutti cosa è stato capace di fare alla Tirreno-Adriatico – che in volata e non solo può dire la sua e due jolly come Oss e Viviani, capaci di far saltare il banco".

La Sanremo è considerata una "corsa lotteria" non a caso, e allora ecco che dalla roulette potrebbero saltare fuori anche altri nomi: sulle bocche dei colleghi ci sono Goss, il vincitore della scorsa edizione oggi capitano del neonato team GreenEdge, una vecchia volpe come Freire, Cancellara ("negli ultimi km o in un altro punto, comunque ci vediamo sul podio"), Boonen e l'intramontabile Petacchi, unico ex italiano vincitore al via insieme a Pozzato.

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