Il Giro a Herning. Cioni: l'insidia è il vento

Ciclismo
Dopo il prologo a cronometro, il Giro resta a Herning per una tappa completamente pianeggiante
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Dopo la cronometro vinta da Phinney su Geraint Thomas, arriva la prima tappa in linea della corsa rosa, ancora in Danimarca. Frazione per velocisti. Dario Cioni (Team Sky) avverte: "I ventagli sono una variabile imprevedibile"

Il Giro resta in Danimarca anche per la seconda tappa, prima in linea dopo la vittoria dell'americano Taylor Phinney nell'apertura a cronometro: 206 km di pianura con partenza e arrivo ancora nella città di Herning. Per Mark Cavendish e il treno del Team Sky il primo test, in una sfida con le altre ruote veloci del gruppo: Farrar, Goss, Bos e gli italiani Chicchi, Modolo e Bennati.

"C'è da tenere d'occhio il vento", ha avvertito alla vigilia Dario David Cioni, ex capitano del Team Sky e oggi nello staff della squadra inglese. "Nella crono ha influito poco, visto che tutti i più forti sono partiti nelle stesse condizioni. Oggi però il gruppo affronterà un lungo tratto in riva al mare del Nord e possono crearsi ventagli". Un'opportunità o un pericolo? "Se la squadra è compatta - continua Cioni - il vento è un'opportunità. Però queste situazioni sono sempre imprevedibili e dovremo proteggere anche i nostri uomini di classifica".

Ventagli permettendo, il Team Sky è pronto a lanciare Cavendish in volata. "Ma abbiamo anche Thomas secondo in classifica generale con soli 9" di distacco", conclude Cioni. "Non sarà facile portarlo in maglia rosa, ma se ci sarà l'occasione saremo pronti a coglierla". Una parola anche per la maglia rosa: "Ieri Phinney ha davvero fatto la differenza. Lo dimostra il fatto che ha vinto una cronometro breve con 9" di vantaggio sul secondo".