Giro, Ferrari: scuse a Cavendish e altri per la caduta

Ciclismo
Negli ultimi 100 metri della terza tappa del Giro Ferrari tocca Cavendish e innesca una carambola che coinvolge anche la maglia rosa Phinney
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Il velocista dell'Androni si scuserà pubblicamente con i corridori coinvolti nella caduta sul rettilineo finale della terza tappa, tra cui il campione del mondo e la maglia rosa in carica Taylor Phinney

La posizione della Androni giocattoli-Venezuela è stata chiara fin da Horsens, in Danimarca, subito dopo la caduta provocata da uno dei suoi corridori, Roberto Ferrari. Nel rettilineo finale della terza tappa il velocista si è spostato colpevolmente da sinistra a destra, causando la caduta di una decina di corridori, compresi il campione del mondo Mark Cavendish e la maglia rosa in carica, lo statunitense Taylor Phinney.

Nelle prime dichiarazioni, il velocista aveva detto di non essersi accorto dell'accaduto; poi, rivedendo le immagini in tv, si deve essere reso conto di avere commesso una grave infrazione al regolamento, punita dalla giuria solo con la retrocessione all'ultimo posto dell'ordine d'arrivo. Nessuna sanzione, niente squalifica, per lui.
Ferrari, sul sito del team, ha espresso la volontà di potersi "scusare pubblicamente con Mark Cavendish e gli altri corridori coinvolti nella caduta, in occasione del prossimo raduno di partenza". Il che potrebbe avvenire già domani, a Verona, dov'è in programma la quanta tappa del Giro, una cronometro a squadre.

Il team manager Gianni Savio aveva chiesto scusa immediatamente a Cavendish e agli altri corridori coinvolti nel groviglio finale, riconoscendo "la grave irregolarità di Roberto Ferrari" e aggiungendo che "certamente l'errore non è stato intenzionale". La società, però, non ha adottato alcun provvedimento contro Ferrari.