Vuelta, 15esima tappa a Piedra. Rodríguez leader di ferro
CiclismoNel tappone verso i laghi di Covadonga va in porto la fuga del mattino, ma c'è grande battaglia anche tra gli uomini di classifica. Contador attacca a ripetizione, ma la maglia rossa non cede un metro
Anche oggi ci ha provato e riprovato, Alberto Contador, a staccare Rodríguez. Invece la maglia rossa, insieme a Valverde, non ha ceduto un metro negli ultimi 13 km di salita verso l'arrivo della 15esima tappa, ai laghi di Covadonga. Dove a vincere è stato il sivigliano Antonio Piedra del team Caja Rural, bravo ad anticipare i compagni di fuga in una giornata che - sull'ennesimo arrivo all'insù - questa volta ha sorriso agli attaccanti del mattino.
Nell'assolo iberico tra Contador, Rodríguez e Valverde è proprio la maglia rossa a sembrare il più in palla. Dopo il secondo posto al Giro, Rodríguez guarda alla terza settimana dall'alto dei tre successi di tappa e soprattutto di una leadership risicata (solo 22" su Contador), ma difesa sempre con autorevolezza. Chi dovrà invece recuperare è Chris Froome: l'uomo di classifica del Team Sky si è staccato quando mancano 6 km dalla vetta, perdendo poco meno di un minuto e la terza posizione provvisoria.
Dieci i corridori che formavano la fuga del mattino: Lastras (Movistar), Mondory (Ag2r), Seeldraeyers e Kashechkin (Astana), De la Fuente e Piedra (Caja Rural), Rubén Pérez (Euskaltel-Euskadi), Reynés (Lotto), Geschke (Argos-Shimano) e Lagutin (Vacansoleil). Il loro vantaggio - con il gruppo a lungo quasi ad andatura turistica - era arrivato a sfiorare il quarto d'ora a 46 km dall'arrivo, quando insomma i giochi erano già fatti.
A 20 km dall'arrivo la Katusha di Rodríguez alza il ritmo, ma la selezione è arrivata, come previsto, nell'erta verso l'arrivo (7% di pendenza media e punte del 15%). Davanti, Piedra scatta già nelle prime fasi della salita, guadagna poco più di un minuto e non viene più ripreso. Dietro, a 9 dall'arrivo arriva il forcing violento della Saxo di Contador, che sgretola il gruppo.
E' però Valverde il primo ad attaccare, a poco più di 4 km dall'arrivo. Poi tocca al madrileno, che ci prova più volte ma non riesce mai a dare continuità e a staccare i due rivali. Che continuano il loro duello a tre, tutto iberico, sulle strade della Vuelta.
Nell'assolo iberico tra Contador, Rodríguez e Valverde è proprio la maglia rossa a sembrare il più in palla. Dopo il secondo posto al Giro, Rodríguez guarda alla terza settimana dall'alto dei tre successi di tappa e soprattutto di una leadership risicata (solo 22" su Contador), ma difesa sempre con autorevolezza. Chi dovrà invece recuperare è Chris Froome: l'uomo di classifica del Team Sky si è staccato quando mancano 6 km dalla vetta, perdendo poco meno di un minuto e la terza posizione provvisoria.
Dieci i corridori che formavano la fuga del mattino: Lastras (Movistar), Mondory (Ag2r), Seeldraeyers e Kashechkin (Astana), De la Fuente e Piedra (Caja Rural), Rubén Pérez (Euskaltel-Euskadi), Reynés (Lotto), Geschke (Argos-Shimano) e Lagutin (Vacansoleil). Il loro vantaggio - con il gruppo a lungo quasi ad andatura turistica - era arrivato a sfiorare il quarto d'ora a 46 km dall'arrivo, quando insomma i giochi erano già fatti.
A 20 km dall'arrivo la Katusha di Rodríguez alza il ritmo, ma la selezione è arrivata, come previsto, nell'erta verso l'arrivo (7% di pendenza media e punte del 15%). Davanti, Piedra scatta già nelle prime fasi della salita, guadagna poco più di un minuto e non viene più ripreso. Dietro, a 9 dall'arrivo arriva il forcing violento della Saxo di Contador, che sgretola il gruppo.
E' però Valverde il primo ad attaccare, a poco più di 4 km dall'arrivo. Poi tocca al madrileno, che ci prova più volte ma non riesce mai a dare continuità e a staccare i due rivali. Che continuano il loro duello a tre, tutto iberico, sulle strade della Vuelta.