Giro, 3.a tappa: le difficoltà della costiera amalfitana

Ciclismo
La terza tappa del Giro si snoda lungo la costiera amalftana
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Dopo la tappa di Ischia, si riprende da Sorrento: tappa suggestiva dal punto di vista paesaggistico, ma allo stesso tempo imprevedibile ed impegnativa, con 30 km di salite, intervallate da pianure e discese. SPECIALE GIRO

La 3.a tappa del 96° Giro d'Italia, in programma domani, è una delle più suggestive e spettacolari dal punto di vista paesaggistico, oltre ad essere una frazione impegnativa, nervosa, imprevedibile.
Lunga 222 chilometri, la tappa partirà da via Bernardino Rota (ore 11.40), a Sorrento, e si concluderà sul Lungomare Levante, a Marina di Ascea (Salerno), intorno alle 17.15.

Il tracciato è diviso in tre parti, con il primo pezzo che si snoda sulla penisola amalfitana su un circuito da ripetere due volte, prima che la carovana superi San Pietro e transiti sulla costiera fino ad arrivare a Salerno. Dal grosso centro campano, dove al km 69,8 è previsto il primo traguardo volante di giornata (il secondo è posto ad Agropoli, dopo 113,9 km di gara), i corridori si sposteranno nel Cilento, attraversando strade curve con continui saliscendi.

Verranno affrontati anche due Gran premi della montagna, seguiti da discese tecniche, la seconda delle quali si concluderà a 1.500 metri dall'arrivo. Il primo Gran premio della montagna si trova al km 153 di San Mauro al Cilento: si tratta di un traguardo di 2.a categoria, collocato a 551 metri d'altezza; il secondo a Sella di Catona, dopo 202,2 km di corsa, a metri 587 (3.a categoria).
Sulla prima salita si raggiungono pendenze massime del 16 per cento nella parte iniziale, fino ai 6,8 per cento della parte finale; sulla seconda ci si mantiene intorno al 4,7 per cento. I chilometri finali saranno tutti in discesa, con tratti piuttosto impegnativi su strada a carreggiata di media larghezza e buona superfice. Gli ultimi 1.500 metri di corsa si presentano pianeggianti, con un rettilineo largo 6 metri e lungo 400.