
Il tracciato della 18esima tappa del Giro: una crono tutta in salita
Una cronometro di 20,6 km quasi interamente in salita. Dopo mezzo giro sulla pista del velodromo i ciclisti si dirigono verso il centro di Mori. La tappa prevede un dislivello di 1.078 metri, una pendenza media del 5,7% e una massima del 10%
In partenza i corridori dovranno percorrere quasi mezzo giro sulla pista del velodromo, prima di dirigersi verso il centro cittadino di Mori. A 19 chilometri dall'arrivo inizia la salita che si può dividere in tre parti: la prima finisce all'ingresso di Brentonico, in ascesa costante attorno al 6 per cento, su strada larga e con ottima pavimentazione, segue una breve e lieve discesa all'interno dell'abitato (rilevamento cronometrico).
Dopo la discesa comincia un tratto in falsopiano per circa 3 chilometri, prima dei 7 chilometri di salita costante (7-8 per cento). La linea d'arrivo è posta su un rettilineo in asfalto lungo 150 metri e largo 6. Sull'arrivo è piazzato anche un Gran premio della montagna di prima categoria, a quota 1.205 metri. Il rilevamento cronometrico è posto dopo 9,5 di ciascuna prova.
La Mori-Polsa, conti alla mano, presenta un dislivello di 1.078 metri, una pendenza media del 5,7 per cento e una massima del 10 per cento. Mori è all'esordio come sede di tappa del Giro d'Italia, che invece ha già toccato Polsa nel 1970, quando a Brentonico vinse il belga Eddy Merckx.