Nibali ci prova ma Horner è un gigante: la Vuelta è sua

Ciclismo

20.a TAPPA. Il francese Kevin Elissonde si aggiudica la penultima frazione da Avile's all'Alto de l'Angliru di 142,2 chilometri. Nibali attacca il leader che resiste e poi aumenta il suo vantaggio. Manca solo la passerella a Madrid

Uno scatto, una frustata a sei chilometri dall'arrivo sulla salita più dura della Vuelta. Vincenzo Nibali ci ha provato ma non c'è riuscito. Un osso durissimo Chris Horner che, con la pazienza del campione, è ruscito a rispondere all'attacco dello squalo e poi a conquistare la vetta dell'Angliru legittimando la vittoria nella Vuelta. Cede con l'onore delle armi Nibali che ha ripetutamente attaccato il suo avversario nell'ultima salita senza riuscire a staccarlo definitivamente. La tappa è andata al francese Kevin Elssonde che ha coronato la sua giornata di gloria.

La Vuelta si è decisa, dunque, sul terribile Angliru. La 20.a e penultima tappa ha portato la carovana da Avile's all'Alto de l'Angliru, dopo 142,2 chilometri era ricca di difficoltà. L'Alto de la Cabrunana (3.a Categoria, 5,5 km al 6 per cento di pendenza media), poi l'Alto del Tenebredo (2.a, 3,1 km al 9 per cento), quindi l'Alto del Cordal (1.a, 5,3 km al 9,6 per cento, ma con punte del 12,1), infine con l'Alto de l'Angliru (categoria 'Especial', 12,2 km al 10,2 per cento, con punte che toccano il 23,5). E in cima al "Mortirolo" spagnolo hanno trionfato in due: Elissonde per la vittoria di tappa e Horner che dovrà solo compiere la passerella finale che lo vedrà trionfatore a Madrid.