Mondiali a eliminazione, in terra il 50% dei concorrenti

Ciclismo
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MONDIALI 2013. Una prova funestata dai ritiri eccelenti, caratterizzata da pioggia insistente. Abbandonano anzitempo pezzi da novanta come Cadel Evans, Chris Froome, l'azzurro Santaromita, Nicolas Roche. A 35km dalla fine cade Nibali, ma riparte

Un Mondiale per terra, a Firenze. In gara, dopo le innumerevoli cadute, sono rimasti in lizza un'ottantina di corridori degli oltre 200 al via stamattina a Lucca. Pioggia a catinelle e cadute a raffica nella prova Elite conclusiva insomma. Brutta, intorno al chilometro 135, quella di gruppo. Coinvolti, fra gli altri, l'australiano Cadel Evans, campione del mondo a Mendrisio nel 2009 e vincitore del Tour de France 2011, il colombiano Darwin Hurtado Atapuma e il francese Warren Barguil, costretti a fermarsi. Caduto anche l'azzurro Diego Ulissi. La brutta caduta, che si è verificata al termine della discesa di via Trieste e causata dall'asfalto reso viscido dalla pioggia, ha costretto al ritiro due australiani e altrettanti svizzeri, che avrebbero potuto aiutare il favorito Fabian Cancellara: Mondiale finito anzitempo per Cadel Evans e David Tanner, Oliver Zaugg (vincitore del Giro di Lombardia 2011) e Martin Elmiger.

Anche lo spagnolo Samuel Sanchez, campione olimpico nella corsa in linea su strada ai Giochi di Pechino 2008, si è ritirato a un centinaio di chilometri dall'arrivo. E gara finita per il promettente irlandese Nicolas Roche, per lo spagnolo José Herrada, per l'ucraino Yaroslav Popovych e per il polacco Michal Kwiatkowski.

Il primo italiano ritirato nel Mondiale Elite è il campione nazionale Ivan Santaromita, coinvolto nella prima caduta della giornata. Si è fermato anche anche Chris Froome, che ha stravinto l'ultimo Tour de France e che gareggia per la Gran Bretagna. Stop inoltre per uno dei favoriti della vigilia, il colombiano Nairo Quintana. A 36 chilometri dall'arrivo, anche Vincenzo Nibali e Luca Paolini sono finiti a terra: il primo è ripartito, mentre il secondo è stato costretto al ritiro.