Tour, il Froome che non ti aspetti: tappa e maglia

Ciclismo
Froome sorprende tutti e parte all'attacco in discesa, conquistando così tappa e maglia gialla (foto Getty)

Il ciclista britannico del Team Sky con un attacco in discesa vince l'ottava tappa e conquista la maglia gialla a Bagneres De Luchon. Polemica (e multa) per un pugno sferrato a un tifoso che lo disturbava in salita

Il britannico Chris Froome del Team Sky ha vinto l'ottava tappa, la seconda pirenaica, del Tour de France, da Pau a Bagneres de Luchon di 184 km. Con questa vittoria Froome, che in carriera ha vinto due volte la corsa francese (nel 2013 e nel 2015), conquista anche la maglia gialla. La strada verso gli Champs Elysees è ancora lunga, ma il britannico mette già il suo sigillo alla Grande Buocle, che sogna di vincere per il suo terzo Tour. Scoppia però la polemica perché, durante la tappa, Froome ha dato un pugno a un tifoso che gli correva accanto nella salita al Peyresourde: "È vero - ha detto poi la nuova maglia gialla -. C'era un tifoso colombiano che stava correndo molto vicino al mio manubrio e aveva anche una bandiera che avevo paura potesse entrare nei raggi. Per questo ho allargato il braccio per allontanarlo, per mandarlo via. Voglio dire a tutti i tifosi che siete fantastici ma non correte vicino a noi corridori, è troppo pericoloso per noi". Froome è stato multato dalla giuria per 200 franchi svizzeri per comportamento scorretto.




Il britannico spiazza tutti attaccando appena scollinato il Col de Peyresourde, poi si butta in discesa prendendosi grossissimi rischi, arrivando poi da solo sul traguardo di Bagneres de Luchon. Nessuno si aspettava che avrebbe attaccato proprio lì, compreso Nairo Quintana, che dopo averlo 'marcato' stretto in salita, si è distratto per prendere una borraccia. Tanto è bastato a Froome per staccare il colombiano, suo grande rivale per la vittoria finale. Bravissimo Fabio Aru, che ha corso sempre nel gruppo dei migliori arrivando sesto, e adesso in classifica è settimo a 23 secondi dalla maglia gialla. "Froome ha fatto un gran numero - ha ammesso lo scalatore sardo - subito dopo aver scollinato all'ultimo gpm ha guadagnato cento metri e in discesa ha incrementato il vantaggio. E' stata un'azione insolita da uno come lui, ma un gran bell'attacco". E' stata ricca di emozioni il secondo tappone pirenaico del Tour de France, con la classifica sconvolta. Greg Van Avermaet in salita è andato subito in difficoltà dando presto addio alla sua maglia gialla, transitando poi al traguardo con quasi 26 minuti da Froome assieme a Vincenzo Nibali.

 

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"Dovevo provarci, non volevo aspettare la salita - ha spiegato il britannico - Dovevo approfittare degli errori degli avversari. In discesa mi sono divertito molto, forse nel finale ho speso un po' troppo considerato che domani ci aspetta una frazione molto dura". Efficace ma molto rischiosa la sua posizione in discesa, pedalando scomodamente seduto sulla canna della sua bici: un'azione davvero insolita per uno scalatore come lui. Gli attacchi dei big si sono concentrati negli ultimi tre chilometri del Peyresourde, quarto e ultimo colle di giornata (il primo era stato il mitico Tourmalet), con Henao che ha affondato il primo colpo ben marcato da Valverde, poi con Froome marcatissimo da Quintana e Daniel Martin. Nell'ultimo chilometro Aru ha provato a uscire dal gruppo degli inseguitori, ma e' stato chiuso da Quintana. Tra le delusioni di giornata, oltre a Nibali, anche Contador, che ha perso un altro 1'41". Il francese Pinot, dopo la debacle di ieri, oggi ha cercato di rifarsi andando a lungo in fuga assieme a Majka e Martin, ma poi è crollato, come il giovane connazionale Barguil. Prima del riposo domani sarà un tappone ancora più impegnativo, con oltre 5000 metri di dislivello, con partenza dalla Spagna da Vielha Val d'Aran e arrivo in salita ad Andorre Arcalais (184,5 km) nel Principato di Andorra.