Doha, la cronosquadre apre i Mondiali su strada

Ciclismo
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Sarà il caldo il grande rivale dei corridori impegnati da domenica in Qatar per la rassegna iridata che si chiuderà il 16 ottobre con la prova elite uomini. Si parte con la corsa contro il tempo per team

Sarà combattuta contro il gran caldo (previsti 36-38 gradi, con punte oltre i 40 durante il passaggio nel deserto, in programma per la gara della categoria elite) la sfida nella sfida che attende i 1.000 corridori provenienti da 75 Paesi, impegnati nel Mondiale di ciclismo su strada a Doha (Qatar), il primo ospitato in Medio Oriente. Il via domani con le cronometro a squadre per club, fino a domenica 16 ottobre, quando si disputerà l'attesissima prova elite.

Clima avverso - Dalla fine di settembre l'Uci ha sul posto quattro esperti che valuteranno le condizioni climatiche prima di ogni gara. In caso di temperature proibitive si potrebbe decidere di ridurre il tratto nel deserto. Inoltre due motociclette accompagneranno la carovana con il compito di portare acqua a chi dovesse trovarsi in difficoltà, mentre altra acqua e ghiaccio saranno distribuiti alle squadre prima della partenza. Sole cocente e vento avranno perciò un ruolo non secondario nel decidere il successore dello slovacco Peter Sagan, su un percorso di 257,5 chilometri completamente pianeggiante, così diviso: 150 nel deserto, più il circuito nell'isola artificiale 'The Pearl' sulla costa ovest di Doha, 15,2 km da ripetere sette volte. Se non sarà il caldo sfoltire i ranghi, probabile un arrivo in volata, con i velocisti grandi favoriti.

I grandi favoriti - Il già citato Sagan - campione d'Europa il mese scorso a Plumelec - dovrà guardarsi dal britannico Mark Cavendish, quest'anno vincitore di quattro tappe al Tour de France e dell'argento nell'Omnium ai Giochi di Rio. Occhio anche a Tom Boonen. Se da un lato i 36 anni potrebbero farsi sentire al momento di tirare fuori lo sprint, dall'altro la squadra belga è in grado di mettere in difficoltà molti avversari. E poi c'è il campione olimpico su strada Greg Van Avermaet. La Germania può contare su velocisti di razza come Andrè Greipel, Marcel Kittel e John Degenkolb. Per l'Olanda va citato Tom Dumoulin, mentre la Francia Arnaud Demare (vincitore dell'ultima Milano-Sanremo) e Nacer Bouhanni.

Gli azzurri - Ma tra i favoriti vanno ricordati anche alcuni azzurri della formazione selezionata dal Ct Davide Cassani. Per il podio l'Italia punta su due nomi: l'oro su pista a Rio, Elia Viviani, ed il campione italiano dei professionisti Giacomo Nizzolo, messosi in evidenza a settembre con i successi alla Bernocchi ed al Gran Piemonte. Il compito di lanciare un eventuale sprint spetterà a Jacopo Guarnieri e Fabio Sabatini. Ma c'è pure Matteo Trentin "che le volate le vince ed è anche capace di tirarle" ha sottolineato Cassani.