Vuelta 2018, terza tappa: super Viviani vince in volata, Kwiatkowski resta maglia rossa

Ciclismo
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Il velocista azzurro batte Peter Sagan allo sprint (il campione del mondo chiude terzo), con Giacomo Nizzolo che si prende la piazza d'onore. Non cambia nulla in classifica generale: Kwiatkowski mantiene la posizione di leader, con 14 secondi di vantaggio su Valverde secondo

VUELTA 2018: CALENDARIO E RISULTATI

Arriva la prima gioia azzurra alla Vuelta 2018 grazie a Elia Viviani, perfetto nella gestione e nello spunto finale in una tappa che sin dalla partenza sembrava essere stata disegnata per lui. Non ha fine quindi il suo 2018 magico, al quale riesce ad aggiungere anche il primo successo in carriera alla Vuelta e il 16° complessivo in una stagione da incorniciare. Una volata dominata, arrivando sul traguardo con una bicicletta di vantaggio su un altro italiano, Giacomo Nizzolo, abile a sfruttare la scia di Viviani, ma senza riuscire poi ad avere lo spunto necessario per imporsi. Soltanto terzo il campione del mondo Peter Sagan, rimasto imbottigliato ai 400 metri e partito quindi troppo tardi e con poco margine per rimontare sui due italiani. A chiudere il quintetto di testa anche Simone Consonni, battuto di mezza ruota da Nacer Bouhanni. Una tappa conclusa in volata, ma dura per tutta e che non ha creato grossi grattacapi agli uomini di classifica, che sfilano tutti insieme sul traguardo mantenendo intatte le distanze in classifica: Michał Kwiatkowski resta maglia rossa, con 14 secondi di vantaggio su Valverde secondo e 25 su Kelderman. Nelle gambe però questi chilometri torneranno a farsi sentire più in avanti.

Il racconto della corsa

Tappa vallonata la terza della Vuelta, quella da La Cala de Mijas a Alhaurín de la Torre, con diversi saliscendi e asperità soprattutto nella prima parte, per poi lasciare spazio nell’ultima fase a un tratto di lungo falsopiano che avrebbe messo a dura prova qualsiasi tentativo di fuga. Il gruppo infatti non lascia molto spazio e torna a contatto quando al traguardo mancano ancora 20 km, con le squadre dei velocisti schierate a tirare il plotone e Michał Kwiatkowski che controlla la situazione. Tutti gli sporadici tentativi dei singoli non fanno altro che allungare il gruppo, frustrare gli atleti più in affanno, senza produrre in realtà un distacco significativo che permetta di sognare un successo in solitaria. Tutto dunque è apparecchiato per il primo arrivo in volata della Vuelta (dopo la cronometro iniziale e l’arrivo in salita di ieri), con la Movistar in testa al gruppo tallonata da Peter Sagan. Alcuni velocisti infatti sono rimasti indietro (come da pronostico) e corridori come Elia Viviani si ritrovano a essere possibili protagonisti. Il duello diretto più atteso infatti è proprio quello tra l’azzurro e il campione del mondo, con Viviani che riesce a superare con un grande spunto Sagan e conquistare la prima vittoria in carriera alla Vuelta; la 16^ in una stagione straordinaria, davanti a Giacomo Nizzolo secondo.