Giro d'Italia, Van der Poel vince la tappa di Visegrad: è la prima maglia rosa
Mathieu Van Der Poel ha vinto la prima tappa da Budapest a Visegrad ed è la prima maglia rosa del Giro 2022: l'olandese ha battuto in volata Biniam Girmay, terzo Pello Bilbao. Caduta di Ewan a 50 metri dall'arrivo. Miglior italiano Diego Ulissi (8°), Vincenzo Nibali si è piazzato in 21^ posizione. Sabato la cronometro individuale di 9,2 km ancora nella capitale ungherese
Con una 'rasoiata' delle sue, Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix) si è preso la prima maglia rosa dell'edizione numero 105 del Giro d'Italia: l'olandese - al debutto nella corsa - ha vinto di forza la tappa ungherese Budapest-Visegrad di 195 km battendo in volata l'eritreo Biniam Girmay (anche lui all'esordio) e lo spagnolo Pello Bilbao. Primo degli italiani Diego Ulissi (8°), 21° Vincenzo Nibali. "Sapevo che sarebbe stato di cruciale importanza per vincere il posizionamento nel finale - le parole a caldo del 27enne fenomeno oranje, già vincitore dell'ultimo Giro delle Fiandre e sul podio anche alla Milano-Sanremo di quest'anno - e nonostante ciò è stato molto difficile trovare lo spazio giusto perché in un paio di occasioni mi sono ritrovato chiuso. Ho capito che potevo impormi sugli sprinter solo nel chilometro finale. È incredibile vestire la maglia rosa dopo aver indossato in passato la maglia gialla. C'è una cronometro domani e non so se riuscirò a difenderla, di sicuro ci proverò!". Brutta caduta per Caleb Ewan proprio negli ultimissimi metri di questa prima frazione, caratterizzata dalla lunga fuga di Mattia Bais e Filippo Tagliani (compagni nella Drone Hopper-Androni Giocattoli), ripresi ai -10 dal traguardo. Sabato la cronometro individuale di 9,2 km nella capitale ungherese con partenza dalla storica Piazza degli Eroi.
Ancora Coppi, è stato uno dei tre ciclisti capaci di conquistare 5 volte il Giro: con l'Airone (pokerissimo tra il 1940 e il 1953) svettano Alfredo Binda (tra il 1925 e il 1933) e il belga Eddy Merckx, dominatore tra il 1968 e il 1974. A quota 3: Felice Gimondi, Bernard Hinault, Fiorenzo Magni, Giovanni Brunero, Carlo Galetti e Gino Bartali.
Quella di Budapest è la 14^ partenza dall'estero per il Giro. Nel 1965 l'esordio in terra 'straniera', nella Repubblica di San Marino. Le altre? Principato di Monaco (1966); Verviers, Belgio (1973); Città del Vaticano (1974); Atene, Grecia (1996); Nizza, Francia (1998); Groeningen, Olanda (2002); Liegi, Belgio (2006); Amsterdam, Olanda (2010); Herning, Danimarca (2012); Belfast, Irlanda del Nord (2014); Apeldoorn, Olanda (2016).
Tra premi ordinari, speciali e sponsor il vincitore di questa 105^ edizione - come nel 2021 per Egan Bernal - porterà a casa 265.668 euro (cifra che dividerà con i compagni, lo staff e i direttori sportivi). Al secondo andranno 133.418 euro, 68.801 al terzo. La vittoria di tappa frutterà 11.010 euro, 2000 al giorno per il corridore in maglia rosa.