Tour de France, Vauquelin vince la tappa di Bologna. Pogacar nuova maglia gialla

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A cura di Alberto Pontara

Vauquelin vince la 2^ tappa del Tour de France da Cesenatico a Bologna, segnata da una lunga fuga di 10 corridori. Sul secondo passaggio sulla salita di San Luca il francese stacca tutti e vince in solitaria. Pogacar diventa la nuova maglia gialla: attacco dello sloveno sul finale della salita di San Luca, risposta immediata di Vingegaard, Evenepoel recupera nel finale. La diretta del Tour de France su Eurosport, canale 210 della piattaforma Sky

TOUR DE FRANCE, L'8^ TAPPA LIVE

Kevin Vauquelin festeggia a Bologna: il giovane normanno vince in solitaria la seconda tappa del Gran Depart italiano, una tappa pronosticata per un big e alla fine vinta da un outsider. Il futuro magari è suo, ma il presente è saldamente nelle mani di Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard, protagonisti degli ultimi tre Tour, che sulle rampe del San Luca si sono punzecchiati e si sono ripresi la vetta della classifica con lo sloveno in giallo, ma con lo stesso tempo del danese. La campagna d'Italia è dolcissima per i colori francesi: ieri, a Rimini, con la vittoria e la maglia gialla di Bardet, un omaggio alla carriera di uno che il Tour avrebbe potuto vincerlo, ma non c'è mai riuscito. A Bologna con Vauquelin, con la stampa francese impazzita di gioia e pronta, di nuovo, dopo quarant'anni di illusioni, a celebrare ancora una volta la promessa di tornare ad ascoltare la Marsigliese sul podio del Tour. In futuro, però, forse. Ma non adesso. Perché i padroni della Grande Boucle sono sempre loro, Ettore e Achille, Pogacar e Vingegaard, pronti a scrivere un'altra sceneggiatura della serie della quale sono gli indiscussi protagonisti. La tappa emiliano-romagnola ha visto un gruppo di avventurieri all'attacco (dieci corridori, fra cui lo stesso Vauquelin che ieri, alla prima tappa del suo primo Tour era rimasto pesantemente attardato uscendo così dalla classifica generale e guadagnandosi libertà d'azione) e il gruppo a inseguire. La prima tappa è stata faticosa e anche nella seconda le salite non sono mancate. Con il caldo opprimente, il gruppo per un lungo tratto della tappa partita da Cesenatico con un omaggio a Marco Pantani è andato a spasso e la fuga è arrivata a guadagnare dieci minuti: un distacco incolmabiile. Poi però siamo arrivati a Bologna e la musica è cambiata perché c'erano da scalare per due volte le terribili rampe che dalla città portano al Colle di San Luca, con punte al 19%, con il portico più lungo d'Europa trasformatosi per un giorno in uno stadio del ciclismo. Vauquelin ha stroncato i compagni di fuga, arrivando sul traguardo di Bologna davanti al bravissimo norvegese Abrahamsen con la sua maglia a pois. Ma dietro si è scatenato l'inferno: il vincitore del giro d'Italia Tadej Pogacar è scattato subito dopo il punto più duro del San Luca, Jonas Vingegaard gli ha risposto senza perdere un metro, dando una prima risposta sulla sua condizione dopo la tremenda caduta al giro dei Paesi Baschi in primavera. Se ne sono andati in due, un'immagine già vista spesso in questi anni, un antipasto di quello che potrebbe succedere quando arriveranno le grandi salite. Nella discesa e nel tratto urbano prima di arrivare al traguardo sono stati però raggiunti dalla furibonda rincorsa del giovane belga Remco Evenepoel, che di questo Tour si candida ad essere il terzo incomodo, che si è portato dietro l'astuto ecuadoriano Richard Carapaz. Bardet ha perso quel tanto che basta per lasciare la maglia gialla ed è arrivato attardato di una manciata di secondi insieme a Roglic e a Giulio Ciccone. Si riparte con una classifica con distacchi inesistenti: Pogacar, Evenepoel, Vingegaard e Carapaz hanno tutti lo stesso tempo. Lo sloveno si veste di giallo solo in virtù dei migliori piazzamenti. Una classifica che, con ogni probabilità, non cambierà nemmeno domani, con la tappa che da Piacenza porterà a Torino, celebrerà il mito di Fausto Coppi e metterà finalmente alla prova gli sprinter che nelle salite di questi primi due giorni hanno sofferto indicibili pene. Poi il Tour varcherà i confini e tornerà a casa, lasciando il ricordo di una grande festa sulle strade e una vetrina incredibile per le città e i paesi che ha attraversato

65 km al traguardo

Mancano 65 km all'arrivo e i 10 fuggitivi hanno sempre un vantaggio notevole: 9'18'' sul gruppo maglia gialla

70 km all'arrivo, aumenta il vantaggio dei fuggitivi

I 10 battistrada hanno ora 9'16'' sul gruppo maglia gialla, che non sembra intenzionato a rincorrere i fuggitivi (tra di loro nessun uomo di classifica)

Prossimo strappo il Botteghino di Zocca

Tra qualche chilometro il prossimo strappo, il Botteghino di Zocca, 1,9 km al 6,9%, GPM di quarta categoria

75 km all'arrivo, aumenta ancora il vantaggio dei 10

I 10 in fuga hanno ora 7'52'' sul gruppo maglia gialla, quando mancano 75 km all'arrivo

Van Aert rassicura dopo la caduta

Il belga fa il segno del pollice dopo la caduta, per lui solo un'escoriazione anche se è stato medicato dai sanitari della corsa

80 km all'arrivo

Mancano 80 km al traguardo di Bologna, i fuggitivi tornano ad avere 7'10'' di vantaggio. 

Caduta per Van Aert!!

Il belga è caduto nei pressi del traguardo volante ma ha ripreso la corsa, problemi anche per Jorgenson sempre della Visma-Lease a Bike, caduto anche De Plus della Ineos

Il passaggio del gruppo nell'autodromo di Imola

90 km all'arrivo

Mancano 90 km all'arrivo, i 10 battistrada conservano 5'40'' sul gruppo maglia gialla

Superata metà tappa, ora un po' di pianura

Siamo entrati nella seconda metà della tappa di oggi, ora per i fuggitivi e il gruppo qualche chilometro pianeggiante prima degli altri strappi di giornata

95 km all'arrivo, Cavendish rientra sul gruppo maglia gialla

Mancano circa 95 km al traguardo, il gruppo maglia gialla insegue a 5'29'' i 10 in fuga. Il gruppetto di Cavendish rientra sul gruppo maglia giala

Cavendish staccato

Dietro al gruppo, a circa un minuto di distacco il gruppetto con Cavendish e altri velocisti

Passaggio nell'autodromo di Imola

Spettacolare passaggio all'interno del circuito di Imola, i 10 fuggitivi stanno percorrendo la pista. Mancano meno di 100 km all'arrivo. 6'03'' il distacco del gruppo maglia gialla dai battistrada

105 km all'arrivo

Dopo il GPM della Gallisterna il gruppo maglia gialla è a 5'35'' dai 10 fuggitivi. 

Abrahamnsen vince anche il secondo GPM di giornata

Abrahamnsen transita per primo anche sul GPM della Gallisterna, altri due punti per lui

Iniziata la salita di Gallisterna

I 10 fuggitivi hanno iniziato la salita di Gallisterna, strappo breve ma decisamente impegnativo per le pendenze

6'33' il vantaggio dei fuggitivi

I 10 battistrada hanno 6'33'' sul gruppo della maglia gialla, quando siamo vicini ai -110 km all'arrivo. In coda al gruppo i velocisti cominciano già a faticare un po'

115 km all'arrivo, tra poco la salita di Gallisterna

Tra poco i 10 fuggitivi affronteranno un'altro strappo di giornata, la salita di Gallisterna, 1,3 km al 12,8 % di media, GPM di terza categoria

Jonas Abrahamsen primo al GPM di Monticino

Restano in 10 in fuga:

Quentin Pacher (Groupama - FDJ), Axel Laurance (Alpecin - Deceuninck), Hugo Houle (Israel - Premier Tech),Nelson Oliveira (Movistar Team), Kévin Vauquelin (Arkéa - B&B Hotels), Cristián Rodríguez (Arkéa - B&B Hotels), Mike Teunissen (Intermarché - Wanty) Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility) e Jordan Jegat (TotalEnergies).