Nessuno come Tadej Pogacar: lo sloveno vince il suo quarto Giro di Lombardia consecutivo attaccando ai -48,5 km dall'arrivo sulla salita della Colma di Sormano e arriva da solo a Como, con 3'15'' su Evenepoel 2° e 4'31'' su un ottimo Ciccone, 3°. Eguagliato Coppi con 4 successi consecutivi nella "classica delle foglie morte". Ma soprattutto, nessuno nella storia aveva mai vinto Giro, Tour, Mondiale e due classiche Monumento nella stessa stagione
La nuova unità di misura del ciclismo arriva da un piccolo paesino della Slovenia e si chiama Tadej Pogacar. Il trionfo al Giro di Lombardia, il quarto consecutivo, sigilla il 2024 incredibile del campione sloveno. Un’annata in cui ha riscritto corsa dopo corsa, mese dopo mese, la storia di questo sport. Con l’italia nel suo destino e una bicicletta alzata al cielo. Da Piazza del Campo a Siena, dopo una fuga da oltre 80 km alle strade bianche, all’assolo di Como in maglia iridata. In mezzo altre 23 vittorie. Giro, Tour, Mondiale, Liegi-Bastogne-Liegi, Lombardia e Strade Bianche nello stesso anno non le aveva vinte mai nessuno. Ma Tadej è nato per stupire e vincere. Non gli piacciono i paragoni con un passato ormai lontano, perché lui vuole essere ricordato come Tadej Pogacar. Un corridore sempre all’attacco, amato dalla gente, che gli intona cori lungo le salite e destinato a battere record dopo record. La doppietta Giro-Tour mancava da Pantani 1998. La Tripletta con il mondiale da Roche nel 1987. Il Poker consecutivo al Lombardia dai tempi di Coppi. Ma lui è Tadej Pogacar. Partito sulla Colma di Sormano a 48.5 km dall’arrivo il campione del mondo se n’è andato alla sua maniera. Alla Pogacar, in una lunga cavalcata solitaria, a cui nessuno è riuscito a rispondere. Neppure il doppio campione Olimpico Evenepol, secondo a più di 3 minuti. Tadej voleva vincere anche per due spettatori speciali appostati sulla salita del Ghisallo, i suoi genitori, arrivati dalla Slovenia in camper per assistere al 25esimo successo stagionale del figlio. Ora basta paragoni con il passato e con campioni che hanno scritto la storia di questo sport. La nuova unità di misura del ciclismo si chiama Tadej Pogacar.
Di Luigi Vaccariello
10 km al termine della salita
Mancano 10 km alla fine della salita della Colma di Sormano: Meurisse in testa con 22 secondi sui primi inseguitori e 59 secondi sul gruppo di Pogacar
Intanto il gruppo raggiunge i primi fuggitivi
Il gruppo intanto sta passando alcuni dei 19 fuggitivi che sulla salita della Colma di Sormano si sono subito staccati
Meurisse attacca
Dopo ave raggiunto i tre in testa, Meurisse (Alpecin) decide di rilanciare e attaccare
Pogacar fa tirare i suoi
Lo sloveno ha due uomini davanti a fare l'andatura. Classico schema: aumentare l'andatura, con Yates che sta dando un'accelerazione, poi sarà il momento del campione del mondo
Molard e Rochas in testa con Dunbar
I due della Gruopama hanno staccato i compagni di fuga, con loro l'irlandese Dunbar. Intanto il gruppo si avvicina ancora ed è a 56 secondi
Attacca subito Molard
Il francese non aspetta e attacca subito a inizia salita, ora vediamo cosa succederà in gruppo. Pogacar ha davanti i suoi, sta preparando l'attacco...
Inizia la salita della Colma di Sormano
Ecco la Colma di Sormano, inizia la salita per i fuggitivi, il gruppo insegue a 1'09''
3 km all'inizio della Colma di Sormano
Tra poco più di 3 km inizierà la salita decisiva di giornata, la Colma di Sormano. Il vantaggio dei fuggitivi intanto è sceso a 1'16''
Tra poco la Colma di Sormano
Tra poco la Colma di Sormano, salita di circa 13 km al 6,4% di pendenza media con punte del 10%
Ultimi 60 km, scende ancora il vantaggio dei fuggitivi
Quando mancano poco più di 60 km, il vantaggio dei fuggitivi è ora di 1'24''
65 km all'arrivo
Mancano 65 km, il gruppo guidato dalla UAE è ora a 1'36'' dai fuggitivi
Si rialza Molard
Ha provato a capire se qualcuno potesse seguirlo nell'attacco, poi il francese ha deciso di rialzarsi e aspettare i compagni di fuga
Prova l'attacco Rudy Molard
Il francese prova a staccare i compagni di fuga, la corsa ora entra davvero nel vivo. Dietro il gruppo insegue a 1'47''
70 km all'arrivo, si va verso la Colma di Sormano
Mancano 70 km all'arrivo, dopo la discesa del Ghisallo ci si avvicinerà alla salita clou di giornata, la Colma di Sormano. Il vantaggio dei 19 in fuga resta intorno a 1'40''
Continua a scendere il vantaggio dei fuggitivi
Scollinato il Ghisallo, il vantaggio dei 19 fuggitivi continua a scendere: ora il gruppo è a 1'50''
Rudy Molard primo al Ghisallo
E' il corridore della Groupama a passare per primo sul Ghisallo, a lui il premio intitolato alla memoria di Pier Luigi Todisco, giornalista della Gazzetta morto in un incidente in bici mentre si recava al lavoro il 7 ottobre 2011
Restano 19 i fuggitivi, vantaggio ora di 2'37''
Matej Mohorič, Rémy Rochas (Groupama-FDJ), Julien Bernard (Lidl-Trek), Einer Rubio (Movistar), Daniel Martínez (Red Bull-Bora-hansgrohe), Martijn Tusveld (dsm-firmenich PostNL), Eddie Dunbar (Jayco AlUla), Matteo Fabbro (Polti-Kometa), Wilco Kelderman e Tiesj Benoot (Visma | Lease a Bike), Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck), Bastien Tronchon (Decathlon AG2R), Rudy Molard (Groupama-FDJ), Thymen Arensman, Brandon Rivera (Ineos Grenadiers), Gregor Mühlberger (Movistar), Mauri Vansevenant (Soudal-QuickStep), Kevin Vermaerke (dsm-firmenich PostNL), Anders Halland Johannessen (Uno-X Mobility)
Si stacca anche Lopez
Anche Harold Martín López (Astana Qazaqstan) perde terreno dai compagni di fuga
80 km all'arrivo
Mancano 80 km e 2 alla fine della salita del Ghisallo, ora il gruppo è a 2'54'' dai 20 in fuga
Restano in 20 i fuggitivi:
Harold Martín López (Astana Qazaqstan), Matej Mohorič, Rémy Rochas (Groupama-FDJ), Julien Bernard (Lidl-Trek), Einer Rubio (Movistar), Daniel Martínez (Red Bull-Bora-hansgrohe), Martijn Tusveld (dsm-firmenich PostNL), Eddie Dunbar (Jayco AlUla), Matteo Fabbro (Polti-Kometa), Wilco Kelderman e Tiesj Benoot (Visma | Lease a Bike), Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck), Bastien Tronchon (Decathlon AG2R), Rudy Molard (Groupama-FDJ), Thymen Arensman, Brandon Rivera (Ineos Grenadiers), Gregor Mühlberger (Movistar), Mauri Vansevenant (Soudal-QuickStep), Kevin Vermaerke (dsm-firmenich PostNL), Anders Halland Johannessen (Uno-X Mobility)