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Formula 1: festa Mercedes, ma in Ferrari non sono lontani

Formula 1

Carlo Vanzini

Lewis Hamilton e Sebastian Vettel sul podio (GP Usa 2017) - Foto: GettyImages

Dopo il titolo costruttori, a Lewis Hamilton serve un quinto posto nelle restanti tre gare per vincere la classifica piloti. In Ferrari speravano di lottare fino alla fine, ma si continuerà  a lavorare per ridurre il gap dalla Mercedes

TEMPI  E CLASSIFICHE DOPO IL GP USA

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Tuoni e fulmini per sintetizzare il weekend e, se vogliamo, la stagione di Vettel e Hamilton e di Ferrari e Mercedes. I tuoni sono quelli che spaventano con il botto, ma sono i fulmini ad essere più pericolosi, loro possono colpire e fare male.

Vettel ha tuonato ben tre volte: in qualifica, prendendo una stupenda prima fila, in partenza quando ha bruciato Lewis e nella rimonta con sorpasso su Bottas per chiudere secondo. Ha spaventato Lewis, ma è stato fulminato dall’inglese al sabato: pole tutta sua, guardate dove e a quanto è finito Bottas che, fino a prova contraria, guida la stessa Mercedes. In curva 12 quando Vettel, per sua stessa ammissione, poteva fare di più per rallentare un Lewis comunque inarrestabile e nel ritmo. Fulminate da analizzare, per non tuonare e basta nel 2018 e nelle ultime tre gare di questo 2017.

La Mercedes ha vinto il quarto titolo di fila, pur sempre due in meno della Rossa targata Todt-Schumacher, ma la Ferrari sa di non essere lontana. Hamilton può arrivare quinto in una delle restanti tre gare per infilare anche lui il quarto titolo come Prost e Vettel. Obbligatorio sfruttare il finale di stagione per eliminare le debolezze e cercare un salto avanti simile a quello fatto l’inverno scorso, più difficile certo, perché non ci saranno sostanziali cambiamenti regolamentari, ma possibile eliminando già di base le cause che hanno portato alla sconfitta.

È una sconfitta che brucia perché poteva esserci lotta fino alla fine, pensando ai primi due terzi della stagione, inaccettabile e devastante analizzando da Monza in poi con la media punti crollata da 18 a 13 e con una Red Bull che inizia a preoccupare, proponendosi come avversario in più. Testa bassa e lavorare è la ricetta che ha portato Ferrari a essere indiscutibilmente la sorpresa positiva della stagione e deve essere il motto che deve portarla a far sì che quella testa da bassa diventi alta.