Vettel è apparso molto deluso dopo la vittoria del titolo di Lewis Hamilton, forse perché sapeva che questo Mondiale era alla sua portata. La gara del Messico però ha fornito un altro dato importante: per il 2018 il tedesco potrebbe avere un avversario in più nella lotta iridata
TEMPI E CLASSIFICHE DOPO IL GP USA
Nel post gara la grande delusione espressa da Sebastian Vettel è apparsa molto forte più di quanto ci si poteva aspettare per un mondiale in sostanza già perso da tempo. Ancor di più pensando a quanto lui è sempre positivo.
Ci sta nel calo di adrenalina dopo una gara passata a rincorrere quel pizzico di speranza, ci sta nel trovarsi per la prima volta a perdere un Mondiale, considerando le cinque stagioni (2008, 2009, 2014, 2015 e 2016) in cui non è stato in lotta.
Una delusione dettata forse dalla consapevolezza che il Mondiale era nelle sue mani fino alle spegnimento dei semafori di Singapore dove si è spenta la luce per lui e per la Rossa, ma forse possiamo leggere il suo crollo emotivo anche nel vedere quanto sta venendo su la Red Bull, consapevole quindi che per arrivare al quinto titolo dovrà battere un avversario in più e quindi sarà tutti ancora più difficile.
Due gare Brasile e Abu Dhabi a briglie sciolte per cancellare questi pensieri oscuri, due gare per la Ferrari per ritrovare il feeling con la vittoria che manca da sette GP, per avere delle risposte e delle certezze verso un inverno di duro lavoro.
La Mercedes per ovvi motivi sarà la scuderia da battere, la Red Bull spaventa per il dominio mostrato in Messico, 19 secondi su Bottas e 54 su Raikkonen. Brasile e Abu Dhabi, due mundialiti a sé stanti, a mondiali veri decisi, per capire e interpretare un 2018 che si preannuncia, vedendo anche l’umore di Vettel, già ad alta tensione.