Daniel Ricciardo è in scadenza di contratto. Il suo legame con la Red Bull scade alla fine di questa stagione. Per lui 3 ipotesi e una certezza: quella di rimanere sempre al top. Ecco le indiscrezioni raccolte come sempre dal nostro insider nel mondo della Formula 1. Gli approfondimenti in Reparto Corse F1 ogni lunedì alle 14.30 su Sky Sport24 (canale 200)
Si chiama effetto ‘sliding doors’, ovvero: come sarebbe andata a finire se le cose fossero andate diversamente? Parliamo di scelte ed occasioni, che nella carriera di un pilota sono importanti come la capacità di saper portare al limite una monoposto. Analizzando la carriera di Juan Manuel Fangio, pilota argentino capace di vincere cinque campionati del Mondo con quattro team differenti, gli storici si sono sempre chiesti se fosse stato più determinante ai fini del suo successo il talento per la guida o la capacità di essere al posto giusto nel momento giusto.
Chissà cosa pensa oggi Daniel Ricciardo, prossima alla scadenza del suo contratto che lo lega alla Red Bull fino al termine del Mondiale 2018. Il ventottenne di Perth è sul mercato in un momento strategicamente buono, perché le possibilità per rimanere in un team di vertice non sono solo legate ad un rinnovo con la Red Bull. In scadenza di contratto ci sono anche Valtteri Bottas con la Mercedes, e Kimi Raikkonen con la Ferrari. Ricciardo può giocare su tre tavoli, ed è ciò che sta facendo, in prima persona, senza avvalersi di manager o intermediari. Un gioco non semplice, basato tutto sulla capacità di saper tirare la corda fermandosi in tempo per evitare che si spezzi. Un po' come portare al limite una monoposto.
In questo scenario gli unici ad aver parlato pubblicamente sono stati Christian Horner ed Helmut Marko, ovvero i due boss della Red Bull Racing che riferiscono direttamente al grande boss del gruppo austriaco Helmut Marko: “Da parte nostra siamo pronti a proseguire la nostra collaborazione con Daniel, ne saremmo felici. Ma…”. Dietro il ‘ma’ c’è un paletto fissato dal tandem Marko-Horner, ovvero una data (per ora sconosciuta) entro la quale Ricciardo dovrà comunicare se ha o meno intenzione di prolungare il contratto con la Red Bull. In caso di risposta affermativa il tandem con Verstappen proseguirà senza troppi intoppi, viceversa la squadra austriaca ha già pronto il piano ‘B’, che prevede il ritorno all’ovile di Carlos Sainz, oggi alla Renault dopo tre anni di Toro Rosso. La Red Bull lo scorso mese di ottobre ha concesso a Sainz di passare al team francese, ma mantenendo un’opzione a suo favore in caso di necessità da parte del team di vertice del gruppo austriaco.
Se prenderà forma questo scenario vorrà dire che Ricciardo avrà già siglato un contratto altrove. Mercedes o Ferrari? Teoricamente è la Scuderia ad avere maggiori necessità di andare sul mercato, a meno che Raikkonen non si proponga nel 2018 in versione ‘highlander’, arrivando ad un ennesimo rinnovo che sarebbe clamoroso. Tra la Ferrari e Ricciardo il feeling c’è, tra Vettel e Ricciardo meno, soprattutto da parte del tedesco, che ai tempi Red Bull le ha beccate sonoramente da Daniel ritrovandosi nel ruolo di comprimario dopo aver conquistato quattro titoli Mondiali.
In Mercedes tutto dipenderà da Bottas. Se il finlandese assicurerà il rendimento necessario per centrare il titolo Costruttori, difficilmente Toto Wolff metterà a rischio il clima molto tranquillo che si respira oggi nel box. Viceversa, porta aperta a Ricciardo, che formerebbe con Hamilton una coppia formidabile, sia in pista che fuori. Al di là di quali saranno le decisioni e gli esiti delle trattative, una cosa è certa: per Ricciardo i prossimi mesi saranno decisamente impegnativi, e non solo in pista.