Formula 1, GP Austria: Hamilton si prende le libere, Vettel 3° nelle FP2 e buon passo gara
Le Mercedes volano nel venerdì di Zeltweg: Hamilton sempre primo e Bottas sempre alle sue spalle. Ferrari terza con Vettel nella seconda sessione: bene nella simulazione gara e molto sereno nel post. In difficoltà le Red Bull
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Sempre Mercedes e sempre Lewis Hamilton. Il britannico si prende il miglior tempo in entrambe le sessioni di prove libere del Gran Premio d’Austria, chiudendo le FP1 in 1:04.839 e le FP2 in 1.04.579 a un soffio dal record della pista (pole Bottas 2017 in 1:04.251). A conferma di una Mercedes in grande forma, il secondo crono delle libere 2 va a Valtteri Bottas, mentre al terzo posto si piazza Sebastian Vettel. Come successo nei primi giri in Francia, la Ferrari conferma buoni tempi e costanza sul passo gara, con simulazione che si è assestata nella parte finale sull’1:07. Seb, inoltre, è apparso molto sorridente e tranquillo nel post libere, circostanza che va presa in considerazione nel valutare il venerdì dello Zeltweg. Sull'1:08, invece, il passo di Bottas, mentre sono stati tempi in generale più alti per Hamilton (carico di benzina differenziato per le Frecce?) e le Red Bull. Ricciardo, con un po’ di traffico, ha girato nei long run anche in 1:10. I Tori, con l’australiano e Verstappen, hanno ottenuto rispettivamente quarto e quinto tempo. Poi Kimi Raikkonen, che in 1:08 sul passo gara è stato meno performante di Vettel, forse anche per un diverso setup. Diciannovesimo Fernando Alonso, sempre più in difficoltà con uina McLaren che non ce la fa prorpio ad essere protagonista. Peggio ha fatto solo la Williams di Stroll. La pioggia, infine, ha risparmiato il Red Bull Ring, con le temperature che dovrebbero diventare più altre sia sabato che domenica in gara.
# | Driver | Time |
---|---|---|
1 | HAMILTON | 1:05.525 |
2 | RICCIARDO | 1:05.571 |
3 | BOTTAS | 1:05.681 |
4 | VERSTAPPEN | 1:05.702 |
5 | VETTEL | 1:05.745 |
# | Driver | Time |
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1 | HAMILTON | 1:05.525 |
2 | BOTTAS | 1:05.681 |
3 | VETTEL | 1:05.745 |
4 | VERSTAPPEN | 1:05.802 |
5 | RAIKKONEN | 1:05.896 |
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Alla scoperta dei segreti di una Power Unit di F1
Pensare ad un’unità motrice composta da un motore endotermico (a combustione interna) e da due motori elettrici, che fungono anche da generatori, comporta qualche “attimo” per prendere confidenza con questa realtà. Proviamo a capire come funziona una Power UnitCom'è fatta una power Unit?
I 3 elementi principali che compongono la parte elettrica di una power unit ibrida. Mgu-H, il motogeneratore connesso, tramite un alberino al turbocompressore di cui sfrutta la rotazione nella fase di recupero dell’energia, cioè quando opera come generatore. Mgu-K, il motogeneratore cinetico, connesso direttamente al motore endotermico tramite una cascata di ingranaggi, recupera energia in fase di frenata, immagazzinandola nel terzo elemento ovvero la batteria. In realtà ci sarebbe un quarto elemento, la centralina di controllo che di fatto gestisce le fasi di recupero dell’energia di entrambi i motogeneratori, e quella di rilascio, ovvero quando le Mgu, fungono da motori elettrici.
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S'inserisce al secondo posto Hamilton 1.06.593
Gomme con battistrada standard
A livello di pneumatici, Pirelli, ha portato le stesse mescole della scorsa stagione, ossia la US, la SS e la S. Stessi compound utilizzati anche in Francia ma, in questo fine settimana, si ritornerà ad utilizzare gli pneumatici con il battistrada “classico” e non quello ridotto che verrà impiegato, per l’ultima volta in questo 2018, a Silverstone.
Analizzando i set di pneumatici scelti notiamo che la differenza tra i top team è veramente minima con Ferrari che ha scelto 1 set di Ultra Soft in più rispetto a Mercedes. Durante le libere i piloti di Mercedes e Ferrari faranno prove comparative: Hamilton e Vettel simuleranno la gara con US e S, Bottas e Raikkonen con US e SS.
Attenzione al raffreddamento
Sempre per “colpa” dell’aria rarefatta, i team, potrebbero avere qualche problema di raffreddamento ed è per questo che è molto probabile vedere le vetture dotate dei cofani motori con aperture maggiorata nella zona terminale.
Vita dura per il motore
Il tracciato è molto severo per il motore per l’elevata percorrenza a pieno carico, che, secondo i dati Magneti Marelli è stimabile intorno al 74%. Proprio per compensare la rarefazione dell’aria la turbina sarà costretta a girare a regimi più elevati mettendo ulteriormente sotto stress il gruppo turbocompressore e MGU-H. La parte ibrida su questo tracciato, piuttosto corto, riuscirà a recuperare 621 kJ per giro con MGU-K mentre MGU-H potrà recuperare 2528 KJ per giro per un totale di 3149 KJ per giro. Il circuito è abbastanza sensibile alla potenza (0”15 di guadagno ogni 10CV) mentre l’effetto peso non sarà così importante in quanto 10 Kg corrispondono a circa 0,15s.
Come si guida al Red Bull Ring
Il Red Bull Ring, a livello di percorrenza, in termini di tempo sul giro, è sicuramente uno dei tracciati più veloci essendo formato da solo nove curve. Curva 1 è di media velocità e l’uscita è molto importante per avere una buona velocità sul dritto. Curva 2, in salita, la si affronta in pieno fino ad arrivare all’importante staccata di curva 3 dove è molto facile andare a bloccare l’anteriore. Curva 3 rappresenta uno dei punti in cui è possibile effettuare dei sorpassi durante la gara. Il tratto compreso tra curva 4 e 7 è in discesa e ci sono le uniche due pieghe a sinistra di questa pista. Successivamente si affronta curva 8, in discesa per arrivare all’ultima piega (curva 9) caratterizzata da forti sconnessioni.
Ore 9.30: GP3 – Prove Libere
Ore 10.45: Paddock Live
Ore 11: F1 – Prove Libere 1
Ore 12.30: Paddock Live
Ore 13: F2 – Prove Libere
Ore 14.45: Paddock Live
Ore 15: F1 - Prove Libere 2
Ore 16.30: Paddock Live
Ore 16.55: F2 – Qualifiche
Ore 17.45: GP3 – Qualifiche
Ore 18.35: Porsche Supercup – Prove Libere
Ore 19.30: Paddock Live Show
Ore 20: Conferenza stampa Team Principal (differita)