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Formula 1, GP Giappone 2018: le novità tecniche della Ferrari

Formula 1

Cristiano Sponton

Novità tecniche per Ferrari (Foto: Sutton)

Dalle ali anteriori e posteriori alle modifiche al fondo, ecco tutte le novità tecniche portate in pista a Suzuka dalla Ferrari.

LA CRONACA DEL GP GIAPPONE

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La Ferrari, nella giornata di FP3 e qualifiche è scesa in pista con un setup aerodinamico leggermente diverso rispetto a quello visto ieri durante le FP2. Come potete osservare dall’immagine in basso potete notare che è stata confermata l’ala anteriore portata in pista a Sochi che è facilmente riconoscibile rispetto alla precedente dalla forma dei flap supplementari e dal profilo curvo posizionato sugli endplate, collocato in una posizione più arretrata.

Rispetto alla giornata di ieri è stata cambiata l’ala posteriore che continua ad avere il profilo principale a “cucchiaio” ma gli endplate non sono quelli che erano stati portati in pista a Singapore come si può osservare nella foto confronto in alto.  Un’ala posteriore in versione Silverstone che non è dotata delle due vistose soffiature che erano state pensate per permettere all'aria di entrare al di sotto dell'ala posteriore, in modo da aumentare il carico aerodinamico generato. 

Il team di Maranello, per questo fine settimana, aveva portato in pista anche un’importante evoluzione del fondo che, dopo alcune prove comparative, è stata abbandonata e già nelle FP2 di ieri le monoposto di Raikkonen e Vettel hanno girato con il fondo in versione Singapore.

La modifica provata senza successo, almeno per ora, prevedeva un prolungamento dell’ultima soffiatura realizzata sul fondo, in prossimità delle ruote posteriori. Questa è una zona su cui gli aerodinamici della Rossa hanno lavorato molto intensamente in questa stagione perché è una posizione cruciale per contrastare quel fenomeno chiamato “tyre squirt“. E’ importante riuscire a minimizzare questo fenomeno per migliorare e rendere più efficiente ed efficace il lavoro del diffusore.  Il carico che si riesce ad ottenere grazie al lavoro di diffusore e fondo viene pagato con valori molto bassi di resistenza all’avanzamento, a differenza di quello ottenuto con le ali che si paga a livello di drag.