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F1, GP di Canada 2019: l'analisi delle qualifiche di Montreal

Formula 1

Cristiano Sponton

Vettel è riuscito a spezzare il dominio Mercedes ottenendo la pole nel suo ultimo tentativo battendo un Hamilton che sentiva il primo posto alla sua portata. Buon terzo posto per Leclerc davanti a un sorprendente Ricciardo. Delusione per Bottas, sesto e autore di un pessimo Q3

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Finalmente Sebastian Vettel è riuscito a spezzare il dominio Mercedes ottenendo la pole position nel suo ultimo tentativo battendo un Lewis Hamilton che sentiva ormai il primo posto alla sua portata. Vettel è tornato in pole position dopo tantissimo tempo visto che, la sua ultima partenza al palo, risale al Gp di Germania del 2018. Il campione del mondo si è dovuto accontentare della seconda posizione e domani se vorrà vincere la corsa dovrà attaccare già dalla partenza perché sarà piuttosto difficile scavalcare sul dritto la SF90. Terzo posto per un buon Leclerc che è riuscito a precedere un sorprendente Ricciardo. La delusione di giornata è stato Bottas autore di un pessimo Q3. Nel primo tentativo ha commesso un errore che poteva costargli piuttosto caro mentre, nel secondo, ha pasticciato ottenendo solo il sesto tempo.

La nuova Power Unit preoccupa la Mercedes

Lance Stroll, durante le FP3, ha accusato un cedimento alla nuova Power Unit che Mercedes ha introdotto in questo fine settimana sia sulla vettura ufficiale che su tutte le macchine clienti. Il pilota di casa, durante le qualifiche, ha ricorso alla Power Unit specifica 1 ma i tecnici anglo-tedeschi stanno studiando con particolare attenzione l’accaduto in quanto anche Bottas, nella giornata di ieri, aveva accusato qualche piccolo problema. Sarebbe interessante capire se, in qualifica, è stata utilizzata la massima potenza di questa nuova unità o se, per precauzione, siano stati leggermente più bassi di cavalli ed evitare, quindi, spiacevoli inconvenienti.

Ferrari e Mercedes partiranno con le medie. Verstappen escluso

Come era facilmente prevedibile le due Ferrari e le due Mercedes hanno superato piuttosto agevolmente il taglio del Q2 utilizzando la mescola media. Una scelta che permetterà ai due team di partire nella gara di domani con questo compound, “smarcando” la gomma rossa che durante i long run di venerdì aveva creato grossi problemi. Nelle prime fasi di gara bisognerà prestare parecchia attenzione al comportamento della SF90 di Leclerc in quanto è stato autore di un bloccaggio piuttosto importante sull’asse anteriore e questo gli potrebbe creare delle fastidiose vibrazioni. Anche Red Bull aveva tentato di passare il “taglio” con Verstappen utilizzando la mescola media, ma, i tempi ottenuti dal pilota olandese non sono stati sufficientemente veloci. Quando hanno deciso di scendere in pista con le soft la sessione è stata interrotta con la bandiera rossa causata da Magnussen che è andato a sbattere piuttosto rovinosamente sul muro dei campioni. Questa interruzione non ha permesso a Verstappen di migliorare e per questo sarà costretto a partire dalla posizione 11. Sarà interessante capire quale compound sceglieranno di utilizzare al via gli uomini della Red Bull che avranno la possibilità di optare per una strategia alternativa partendo con le hard e magari montare le soft nell’ultima parte di gara quando la vettura sarà piuttosto leggera e la pista molto gommata Attenzione quindi alla gara del giovane pilota olandese.

Ferrari "devastante" nel terzo settore

Che il circuito del Canada esaltasse le caratteristiche della SF90 lo si sapeva già dalla vigilia ma il team ha lavorato comunque molto bene per riuscire a mettere Sebastian Vettel in pole position. La SF90 ha costruito il proprio vantaggio nel settore 3 che è caratterizzato da un lunghissimo rettifilo e una chicane di bassa velocità. In questo tratto di pista, come potete osservare dalla tabella in basso, il pilota tedesco è riuscito a guadagnare oltre 2 decimi su Hamilton che nel momento cruciale delle qualifiche è salito di potenza ed è riuscito comunque a limitare i danni visto che, in precedenza, il gap in questo settore era sempre stato maggiore. Hamilton, pur ottenendo i best sector nel primo e nel secondo tratto, non è riuscito a battere Vettel che è riuscito a limitare molto bene i danni sulle curve medio lente che, come sappiamo, sono i punti deboli di questa SF90. Una Ferrari che ha beneficiato al meglio anche delle temperature della pista piuttosto alte che hanno limitato i problemi alle gomme visto che non hanno faticato, come si pensava alla vigilia, a portare in finestra le anteriori. Ritornando ad analizzare le velocità di punta possiamo notare la differenza fatta dalla SF90 nei confronti di Mercedes e Red Bull. Hamilton, addirittura, è stato tra i più lenti sul dritto accusando un gap sul pilota tedesco della Ferrari di ben 8 km/h.

Leclerc, molto competitivo in tutto il fine settimana, non ha avuto il ritmo per issare anche la sua Rossa in prima fila. Il giovane pilota monegasco, osservando l’ideal lap, non ha avuto un Q3 ottimale, infatti, poteva migliorare il suo crono di circa 3 decimi. Tempo che non gli avrebbe comunque garantito la prima fila.

Strategia a singolo stop: Medie e Hard

Per la strategia, salvo soprese dovute all’innalzamento della temperatura della pista, dovrebbe essere a singolo stop. Chi partirà con le medie al pit stop “indosserà” le hard che dovrebbero garantire di arrivare alla bandiera a scacchi senza troppi problemi. La hard potrebbe essere un vantaggio per la Mercedes visto che, venerdì, il team anglo-tedesco è riuscito a sfruttarla raccogliendo dei dati molto preziosi. Ferrari, invece, avendone scelto solo 1 set lo monterà alla cieca ma le temperature piuttosto alte non dovrebbero creare problemi di sfruttamento alla giusta finestra. Anche chi partirà con le soft potrà utilizzare la hard che, da quello che si è visto venerdì, può garantire parecchi giri a ritmo costante.