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F1, GP Silverstone 2019: le qualifiche viste dalla pista

Formula 1

Mara Sangiorgio

Il finlandese beffa il compagno di squadra ottenendo la pole per soli sei millesimi. Leclerc sfiora la prima posizione ma un errore nell'ultimo settore lo costringe a partire dalla terza piazza. La Ferrari si è dimostrata in crescita su un tracciato ostico per la Rossa come Silverstone, dove il monegasco è riuscito a estrarre il massimo possibile della SF90 

Il GP della Gran Bretagna domenica alle 15.10 in diretta esclusiva su Sky Sport F1

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Tra i grandi e blasonati a sgomitare ci stanno pensando loro, etichettati a inizio stagione come i numeri due: Valtteri Bottas e Charles Leclerc. Il finlandese ha fatto uno scherzetto al suo ingombrante compagno di squadra, battendolo e conquistando la pole position a Silverstone per sei millesimi. Il distacco più piccolo da Germania 2010, quando Vettel e Alonso furono separati da due millesimi. Con la quarta partenza al palo di questa stagione Bottas è il pilota - per ora - ad aver fatto più pole, anche se poi ne ha trasformata solo una in vittoria, quella a Baku. Il finlandese sa di avere il mezzo e la possibilità di battere Hamilton nel suo stadio, davanti a 100 mila dei suoi tifosi, ma dovrà essere perfetto fin dalla partenza. La Mercedes, come da previsioni, ha rimesso due macchine in prima fila, ma ha dovuto lottare e non poco contro un indemoniato Charles Leclerc, alla fine terzo. Il monegasco ha sfiorato la pole per poche curve e 79 millesimi, dimostrando che la Ferrari è in crescita anche su una pista ostica per la Rossa come Silverstone. A mancare è ancora la perfetta confidenza con l'anteriore ma Leclerc, qui, ha tirato fuori il massimo possibile dalla sua SF90. Cosa che non è riuscito a fare Sebastian Vettel in evidente difficoltà per tutta la qualifica. Il tedesco è precipitato al sesto posto dietro alle due Red Bull pagando sei decimi dal compagno, un divario quasi inspiegabile. La carta della Ferrari adesso è ancora una volta la gomma più morbida contro le medie di Mercedes e Red Bull in partenza. Con qualche interrogativo legato al passo gara. In Austria alla fine non ha pagato fino in fondo, ma lotta è stata.