Altra vittoria per il russo, che a Monza precede Armstrong e Daruvala in gara-1. Il pilota della Ferrari Academy allunga sui rivali in classifica generale. Paura per l'australiano Peroni, illeso dopo un incidente spaventoso
Troppo rischio a Monza nelle qualifiche di Formula 3. Troppi piloti ad attendere il traino giusto e rallentare in pista fino a creare un gruppone pericolosissimo, quasi un muro in movimento davanti a chi volesse lanciarsi. La Fia è intervenuta comunicando che "The session was stopped for safety reasons" e ha esposto la bandiera rossa. Nel post gara pugno pesante per almeno metà griglia e penalizzazioni per tutti. Schieramento di partenza dunque sconvolto, con Lundgaard in ogni caso a conservare la pole position. Al via di gara 1 parte benissimo Zendeli dalla prima fila e prende la testa della corsa davanti al danese. Nei primi due giri i migliori cercano di risalire il gruppo, le tre Prema molto aggressive arrivano immediatamente alle spalle dei due battistrada a suon di sorpassi. Alla fine della terza tornata si toccano Lunfgaard e Zendeli, ne fa le spese quest'ultimo che fora la posteriore sinistra, mentre Lundgaard tamponandolo danneggia l'alettone anteriore. Al sesto giro Daruvala e Shwartzmann si sfiorano e l'indiano rischia grosso. Lundgaard è costretto a rientrare per questioni di sicurezza, Vips è solo 14°, le tre Prema nei primi quattro posti, con il solo Verschoor a ostacolarle si avviano a uno sprint per il titolo finale tutto interno alla scuderia italiana. Mentre Shwartzmann segna il giro veloce, Vips tampona Andres e rompe la sospensione anteriore sinistra. Anche per lui la lotta per il successo finale diventa adesso una vera e propria chimera. Entra in pista la safety car, dunque, poco dopo un terzo di gara, il gruppo viene così ricompattato. Al 12° giro, poco oltre la boa della corsa, le tre Prema sono in testa a guidare il gruppo e 'darsi battaglia tra loro'. Intanto Leonardo Pulcini, partito ventisettesimo in penultima fila, è risalito fino in zona punti, attaccato da Fewtrell e Sargeant. Al 14° giro vengono risolti i problemi al DRS e finalmente i piloti possono utilizzarlo. Mentre c'è battaglia fra le tre Prema davanti, dietro Deledda va in testa coda e Beckmann fora. A tre giri dal termine viene mandata in pista ancora la safety car a causa di un incidente tanto spettacolare quanto terribile, con la Campos di Peroni che letteralmente decolla a una decina di metri di altezza e dopo tre volteggi spaventosi va ad atterrare sulle recinzioni esterne al tracciato, capovolta. Per fortuna l'Halo e l'airscoop fanno il proprio dovere fino in fondo e dopo pochi minuti il pilota esce illeso dalla sua monoposto, facendo tirare a tutti un gran sospiro di sollievo, ma rivedere le immagini mette i brividi e fa riflettere una volta di più sull'effetto combinato di aerodinamica, dissuasori, velocità, fondo e soprattutto fortuna, quella che Anthoine Hubert non ha avuto appena una settimana fa a Spa. Arrivano in parata dietro la safety car le tre Prema. Nell'ordine passano le rosse di Shwartzmann, Armstrong e Daruvala. Il russo sale così a quota 179 punti in classifica e allunga il divario dai compagni di squadra, mettendo una seria ipoteca sul successo finale. Domani in gara 2 partirà davanti a tutti Lawson, per effetto della inversione in griglia dei primi otto al traguardo.