A Yas Marina la pole è di Hamilton. La Mercedes ha espresso tutta la sua potenza, riuscendo a minimizzare il gap dalla Ferrari nei rettilinei e negli allunghi. La SF90 bene nel primo settore e in sofferenza nel terzo. Il GP di Abu Dhabi è in diretta domenica alle 14.10 su Sky Sport F1 (canale 207) e Sky Sport Uno (canale 201)
Qualifiche ancora una volta dominate da Mercedes quelle del Gran Premio di Abu Dhabi. Lewis Hamilton prende un’ottima pole, dominando con 2 decimi di vantaggio sul compagno di squadra Bottas (che però partirà ultimo per sostituzione della Power Unit), 3 decimi e mezzo su Max Verstappen e ben 4 decimi e mezzo su Charles Leclerc. Il monegasco, che non ha potuto effettuare l’ultimo tentativo perché ha preso la bandiera scacchi al momento di lanciarsi, ha provato a conquistare almeno la prima fila con un primo tentativo comunque molto buono. Ma nulla ha potuto contro una Mercedes assolutamente in palla, sintesi perfetta di potenza e carico aerodinamico. Sì perché la monoposto messa in pista dal team di Brackley ha probabilmente espresso oggi tutta la potenza che poteva esprimere, riuscendo a minimizzare il gap dalla SF90 nei rettilinei e negli allunghi, per poi assolutamente dominare nell’ultima parte del tracciato. Ma andiamo con ordine e vediamo dai rilievi telemetrici della velocità.
Primo settore è di Ferrari
Il primo settore è quello dove la Ferrari esprime meglio il suo potenziale. 4-5 km/h di vantaggio negli allunghi e nel misto veloce di curva 3 e curva 4 garantiscono a Leclerc un tempo di 1 decimo migliore rispetto a quello di Hamilton. L’inglese riesce a contenere il distacco con una guida molto aggressiva in curva 1 (+8 km/h rispetto a Leclerc).
T2 ancora per Ferrari, ma la sorpresa è...
Nel secondo settore i due lunghi rettilinei presenti favoriscono ancora una volta la potenza e l’efficienza della SF90. Leclerc infatti riesce ad avere una top speed di ben 331 km/h contro i 323 di Hamilton, e anche nel secondo rettilineo il conto è a favore del monegasco con 327 contro 321. Ma la sorpresa è la strategia di erogazione della potenza utilizzata solo in Q3 dalla Mercedes. La curva dell’accelerazione Mercedes infatti ha cambiato aspetto nel Q3 con la W10 in grado di arrivare molto prima alle alte velocità rispetto alle precedenti sessioni e ha lasciato a Leclerc un vantaggio di solo un altro decimo nel settore dove in Q1 e Q2 ne guadagnava ben di più.
T3, incubo della Rossa
Ma è da curva 11 in poi che inizia un vero e proprio calvario per Leclerc e Vettel. Nell’ultimo settore la SF90 arriva con problemi importanti di gomme, l’avantreno non riesce a inserirsi, la macchina non gira e il pilota deve letteralmente “remare” contro la macchina per fare la curva e le velocità crollano. 6, 8, 10 km/h sono i distacchi di velocità accusati da Leclerc nei confronti di Hamilton nelle curve 14, 18 e 19. Si traducono in oltre 6 decimi persi in quel settore e 440 millesimi di ritardo dal tempo di Hamilton. Ferrari che quindi porta a casa la certezza sul dove concentrare il lavoro durante l’inverno. Mentre domani la partenza sarà fondamentale per l’esito finale dell’ultima gara del 2019.