Coronavirus, Ferrari e Istituto Italiano di Tecnologia creano il ventilatore FI5
coronavirusNuova iniziativa della Ferrari nell’ambito delle misure messe in atto per il contrasto del virus Covid-19: in sole 5 settimane gli ingegneri di Maranello, in collaborazione con l'Istituto Italiano di Tecnologia, hanno realizzato un ventilatore polmonare affidabile, versatile, facile da usare e da assemblare e soprattutto molto economico
La Ferrari torna in campo nella lotta contro il Covid-19 grazie alla realizzazione di FI5, un ventilatore polmonare affidabile, versatile, facile da usare e da assemblare, in grado di ottimizzare il consumo di ossigeno e di essere prodotto in serie utilizzando materiali di facile reperibilità, così da avere un costo di gran lunga inferiore a quello dei ventilatori polmonari attualmente sul mercato. In sole cinque settimane, gli ingegneri di Maranello e dell'Istituto Italiano di Tecnologia hanno unito le loro forze per realizzare il progetto, che potrà essere utilizzato dalle strutture ospedaliere, uno strumento fondamentale nella gestione delle emergenze come quella che il mondo sta attraversando a causa della pandemia generata dal virus. Il progetto è stato identificato con il codice FI5: le lettere sono le iniziali, rispettivamente, della Casa di Maranello e dell’istituto di ricerca che ha sede a Genova mentre la cifra indica il numero delle settimane che ci sono volute per arrivare all’accensione del prototipo partendo da zero. La Casa di Maranello nelle ultime settimane ha lanciato diversi progetti per l’assistenza sanitaria per il coronavirus, sia come supporto finanziario diretto sul territorio del Modenese sia come produzione di valvole per respiratori polmonari e raccordi per maschere di protezione.
Come è nato il progetto FI5
"La scintilla è stata la chiamata di IIT e la volontà di mettere a disposizione di tutti in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo, in Italia come nel resto del mondo, non soltanto strutture produttive di eccellenza e il sostegno alle tante iniziative sul territorio come quelle messe in atto da Ferrari ma anche creatività, reattività e know-how, caratteristiche che sono nel DNA di un team di Formula 1 come la Scuderia - si legge nel comunicato Ferrari -. FI5 è stato progettato come un prodotto in grado di soddisfare le esigenze tipiche delle medie intensità di cura, affidabile, versatile, facile da usare e da assemblare, in grado di ottimizzare il consumo di ossigeno e di essere prodotto in serie utilizzando materiali di facile reperibilità così da avere un costo di gran lunga inferiore a quello dei ventilatori polmonari attualmente sul mercato. Le specifiche tecniche di FI5, i disegni, il firmware, il software e la lista componenti sono ora a disposizione come “open source project”, permettendo così a chiunque di poterlo produrre localmente: già alcune aziende italiane e straniere (Messico e USA) hanno contatto Ferrari e IIT per procedere alla certificazione e alla distribuzione. IIT, connesso con tutti i centri di ricerca europei, veicolerà il progetto sulla rete DIH-HERO dedicata alle tecnologie robotiche in sanità".
Prototipo assemblato, il ventilatore come una F1
"Il primo prototipo è stato assemblato la scorsa settimana presso la sede dell’IIT a Genova ed è stato sottoposto a tutti i test di funzionamento, superati brillantemente - si legge nel comunicato Ferrari -. Peraltro, è già iniziata la fase di analisi dei dati per vedere quali ulteriori sviluppi si possono apportare. Come accade in un vero team di Formula 1, nemmeno i protagonisti di questa inusuale partnership fra la Scuderia Ferrari e l’IIT smettono un momento di pensare a come migliorare, che si tratti di una monoposto o di un ventilatore polmonare".
Binotto: "Covid-19 sfida da vincere"
Soddisfatto Mattia Binotto, team principal Ferrari: "C’è una sfida che non vogliamo perdere ed è quella contro il Covid-19 - si legge -. FI5 è il contributo che abbiamo voluto dare come Scuderia, mettendo in campo non soltanto le caratteristiche precipue del DNA di un team di Formula 1 ma soprattutto quelle che rendono la Ferrari qualcosa di speciale: passione, creatività e voglia di migliorarsi. Portare a compimento questo progetto è stata un’esperienza non soltanto molto stimolante ma anche davvero gratificante per tutti i nostri collaboratori che hanno lavorato fianco a fianco con i colleghi dell’IIT e con gli altri partner. Sono iniziative come queste che fanno di #essereFerrari non uno slogan ma un tratto distintivo della nostra identità."