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MotoGP, Dovi-Lorenzo-Pedrosa, anche i corretti sbagliano. Il commento di Guido Meda

MotoGp

Guido Meda

Dovizioso, Lorenzo e Pedrosa sono protagonisti dell’incidente dell’anno. Anche volendole cercare non è possibile identificare vere responsabilità. Mentre Marquez vola a vincere e gli altri sono comprimari, il frullato di Ducati e Honda alla curva 6 dimostra che anche i più corretti possono inciampare in errori da far male a se stessi e agli avversari. Non ci sono sanzioni, ma un po’ di stress legato ai contratti sì

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E quando abbiamo appena finito di discutere di filosofia della correttezza, di sanzioni e di difetti generazionali dei piloti giovani e aggressivi, il vero macello della stagione lo fanno i tre piloti più puliti e rispettosi del circondario. Chiunque frequenti il paddock o segua la Motogp con il minimo sindacale della competenza sa chi sono i piloti meno rissosi nei sorpassi: Dovizioso, Pedrosa e Lorenzo; senza dubbio e nell’ordine che preferite voi. I due spagnoli qualche precedente ce l’hanno, ma appartiene alla preistoria della loro gioventù. Dovizioso proprio no. L’incidente di Jerez dimostra che nel motociclismo non tutto quello che accade può per forza rimandare alla violazione di qualche regola o essere sanzionato. Si definisce curiosamente “incidente di gara” un fatto che non ha a che vedere con responsabilità dolose o colpose. Eccolo qua.

Dovizioso si sentiva tappato da Lorenzo (che stavolta aveva una staccata micidiale e non solo quella) e ha provato a passarlo sbagliando le misure e andando largo. Lorenzo lo ha seguito, ma rientrando alla corda ha centrato Pedrosa che vedendo un varco aperto ci si è buttato definendo i contorni del disastro. Forse Lorenzo poteva immaginare che Pedrosa entrasse, forse Pedrosa - arrivando da molto lontano - poteva essere più attento nel mollare i freni. Forse. Finire in terra tutti e tre è come organizzare una mega festa a sorpresa per Marquez.

L’incidente scaturito dal sorpasso tra i due ducatisti conferma il sentore di una micro tensione in casa che c’era prima della caduta, c’è ancora e potrebbe pure aver a che fare con il clima che aleggia quando i contratti cedono o non si rinnovano. Dovizioso fa fatica dalla fine dello scorso anno a reggere quei pochi casi in cui Lorenzo - che è anche il suo riferimento economico - gli sta davanti. A Lorenzo non pare vero di stare davanti a Dovizioso più che può, per ricordare al mondo che quello buono è lui che ha vinto cinque mondiali non per caso. Pedrosa in Honda le prende stabilmente da Marquez. Dati i presupposti, il fatto che, mentre i tempi sono così duri, sia stato solo un incidente di gara in fin dei conti è un’inopportuna, maledettissima fortunaccia.